Ancora una denuncia per il giovane alcamese di 19 anni, già pregiudicato con diversi precedenti, che alcune settimane fa, con i furti seriali di contatori dell’acqua, aveva causato grossi disagi a un centinaio di famiglie. Il tutto per rivendere l’ottone contenuto nei contatori al mercato nero. S.C, queste le inziali del giovane, era stato poi fermato e colto praticamente sul fatto da un ispettore di polizia che stava effettuando il suo consueto footing seriale. Sono stati adesso i carabinieri della sezione operativa di Alcamo a denunciare nuovamente il diciannovenne.
Da una serie di accertamenti messi in atto dagli uomini dell’Arma, anche tramite l’acquisizione di filmati estrapolati da impianti di videosorveglianza e i racconti di alcuni testimoni, sarebbe emerso che proprio S.C. potrebbe essere l’autore di alcuni furti messi a segno in questi giorni ai danni di abitazioni, di un’associazione religiosa e di una società di servizi sanitari. I colpi hanno fruttato una matassa di filo di rame di circa 100 metri, un trapano a percussione a batteria, un monitor LCD, alcuni raccordi in metallo per tubature, una lancia in ottone di un manicotto antincendio e rubinetti con raccorderia varia.
Le indagini stanno cercando di appurare se il giovane alcamese possa essere coinvolto anche nel blitz all’interno degli spogliatoi degli impianti sportivi di via Verga. In quel caso vennero asportati tutti i diffusori e i rubinetti delle docce e la rubinetteria dei lavandini. Per asportare quest’ultima vennero frantumati i lavabi a colpi di estintore. Anche qui, probabilmente, alla caccia di metallo da rivendere poi al mercato nero.