Dervisci rotanti, sold-out al teatro antico di Segesta. Pubblico da mezza Sicilia

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Altro sold-out al teatro Antico nell’ambito del Festival di Segesta. Spettatori provenienti anche da Catania, Enna, Termini Imerese, Palermo, Agrigento e Trapani per assistere allo show dei Dervisci Rotanti dell’ensemble strumentale  Al-Kindi, una delle migliori realtà collettive artistiche del Medio Oriente, nell’interpretazione del repertorio classico arabo. Il derviscio rotante è una forma di meditazione fisicamente attiva che ha avuto origine tra i gruppi sufi e che è ancora praticata da alcuni Ordini. È una pratica di meditazione consueta eseguita di una cerimonia di adorazione, attraverso la quale i dervisci mirano a raggiungere il karma. Questo avviene, secondo l’antica tradizione turca, ascoltando la musica, concentrandosi su Dio e ruotando il proprio corpo in maniera ripetitiva.

Gli applausi per il gruppo fondato più di 30anni fa, sono stati lunghi e scroscianti. Ma ben più lunga è stata la durata la rotazione dei due dervisci, i ballerini, capaci di girare su stessi per circa 8 minuti. L’Ensemble Al Khindi è composta da nove artisti (cantanti, musicisti, danzatori) provenienti da Siria, Egitto e Tunisia. La guerra in Siria, tra esili forzati e confini chiusi, hanno avuto un forte impatto sulle attività del gruppo. Ritrovarli nuovamente riuniti sul palco è stata un’occasione unica per godere del virtuosismo e dell’estro di uno dei migliori testimoni della cultura araba nel mondo. Il pubblico di Segesta è rimasto incantato dai virtuosismi dei danzatori ma ha seguito anche con grandissima attenzione le musiche sacre del gruppo, una musica capace di far rilassare e di far riflettere anche chi musulmano non è. Come dire che la musica e la preghiera, a prescindere dalla lingua e dalla religione, non hanno né confini e nemmeno contrapposizioni.