Dalla Cina, Dalila a casa e Chiara in arrivo

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Stanca ma felice Dalila Adragna, dopo un’odissea durata venti giorni, la scorsa notte, è arrivata ad Alcamo dalla città cinese di Chengdu con volo proveniente da Bangok e atterraggio all’ aeroporto Fiumicino e poi in treno sino a Palermo. E questa notte arriverà Chiara Cravotta, la studentessa, 23 anni, di Castellammare. Torna dalla Cina, dopo una lunga odissea, che ha tenuto in ansia papà Luigi, maresciallo dei carabinieri in pensione, e mamma Rosaria. Chiara osserverà nella sua stanza il periodo di 14 giorni di quarantena. “Abbiano deciso in maniera autonoma di osservare il protocollo del ministero della Salute – dice Luigi Cravotta-. Chiara rimarrà nella sua stanza e quando comunicheremo con lei utilizzeremo le mascherine. Comunque lei sta bene ma prudenzialmente abbiamo deciso di adottare tutti gli accorgimenti necessari del caso”. Anche Dalila Adragna, sta bene e già ha superato una sorta di quarantena poichè per ben sedici giorni, è stata in un albergo di Chengdu in attesa di potere tornare ad Alcamo. Le famiglie Adragna-Lippo e Cravotta-Di Stefano faranno osservare un periodo di quarantena in casa alle loro figlie. Chiara Cravotta, si trovava in Cina da un anno per motivi di studio. Come Dalila parla perfettamente il cinese e avrebbe dovuto completare gli studi a maggio. Ma l’epidemia di coronavirus l’ha costretta a lasciare la città di Qigndan, che si trova nello Shandog. Una vera odissea il suo ritorno ma finalmente è riuscita a prendere un aereo per Pechino da dove stamane ha raggiunto Madrid e poi a Linate e nella tarda serata al Falcone e Borsellino. E da qui via in auto verso Castellammare. L’odissea di Chiara è stata seguita da Londra dal fratello che lavora come shef e dalla sorella Giulia, sposata che abita ad Alcamo. Nel periodo di quarantena nella sua casa di Castellammare, Chiara avrà contatti solo con papà e mamma utilizzando le mascherine. Stessa cosa per Dalila. Entrambe le famiglie hanno più volte dichiarato di essere state lasciate sole. Che l’ambasciata ha consigliato “percorsi alternativi” dopo lo stop dei voli deciso venerdì sorso dal governo italiano. Cosa che hanno fatto i genitori di Dalila e Chiara. “Ringrazio tutti coloro – dice Antonella Lippo, mamma di Dalila – che i sono stati vicini. L’importante è che mia figlia, così come Chiara e tanti altri, possano tornare in Italia. Noi del ritorno di Dalila abbiamo già informato l’Asp”. “Gli italiani in Cina- scrive Dalila Adragna – luogo in cui si corre il vero rischio di contagio, sono abbandonati dalle autorità italiane e non tutelati. Il motivo per il qual la mia storia è stata resa pubblica e proprio per denunciare l’inefficienza e l’assurdità di come un blocco aereo piuttosto che salvaguardare la vita degli italiani, li stia mettendo in grave pericolo”