“Cutrara” abbreviato, niente sentenza. Verdetto d’appello il 17 gennaio?

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Come era nelle aspettative ieri non è arrivata la sentenza d’appello del processo abbreviato scaturito dall’operazione antimafia ‘Cutrara’. Tutto rinviato all’anno nuovo con la corte che potrebbe ritirarsi in camera di consiglio martedì 17 gennaio. Nell’udienza di ieri hanno discusso le loro arringhe alcuni legali mentre per la prossima è prevista la discussione dell’avvocato Salvatore Galluffo, difensore dell’imputato Francesco Virga, figlio del boss trapanese Vincenzo.

Il suo assistito, in primo grado, lo scorso 21 settembre, era stato condannato a quattro anni. Non è detto che si vada poi subito a sentenza perché i pm potrebbero richiedere un’ulteriore replica. Male che vada il verdetto potrebbe slittare di un paio di settimane. La sentenza di primo grado emessa dal gup Annalisa Tesoriere aveva condannato Salvatore Mercadante a 14 anni e 8 mesi, Camillo Domingo a 12 anni, Daniele La Sala e Francesco Stabile (10 anni e 8 mesi), Antonino Sabella (8 anni e 8 mesi), Francesco Virga, Diego Angileri e Maurizio Gaspare Mulè, tutti a 4 anni ciascuno. Tre invece le assoluzioni. Quelle per Carlo Valenti, per l’ex presidente del consiglio comunale di Trapani, Francesco Di Bono e per il sindaco di Castellammare del Golfo, Nicola Rizzo. La procura fece però ricorso soltanto contro l’assoluzione del primo cittadino castellammarese.

La sentenza, attesta fra gennaio e febbraio, assume anche un importante ruolo politico e potrebbe indirizzare le elezioni amministrative in programma nella cittadina del Golfo la prossima primavera. In caso di conferma dell’assoluzione, infatti, Nicola Rizzo si riproporrebbe all’elettorato per un secondo mandato.