La seconda ondata di coronavirus, nel trapanese come un po’ dappertutto in Sicilia, si sta rivelando abbastanza diversa dalla prima. Innanzitutto le cifre sono più che raddoppiate ma quasi tutti i positivi sono asintomatici o paucisinotamtici e sempre in isolamento domiciliare. Pochi i casi che finiscono in terapia intensiva, nessuno in provincia di Trapani.
Dopo il boom di martedì, i bollettini hanno cominciato ad essere più confortanti. Negli ultimi due giorni, in territorio trapanese, sono stati riscontrati 21 nuovi positivi: 7 il giorno prima e 14 le successive 24 ore. A una media di circa 400 tamponi processati al giorno, i contagiati accertati, in provincia, sono adesso 284 e di questi più del 95% si trovano in isolamento domiciliare obbligatori senza gravi complicanze. In ospedale, in reparti covid (non in terapia intensiva o sub-intensiva),ci sono 13 ricoverati.
A Calatafimi il maggiore incremento rispetto al giorno precedente. I positivi da 11 sono schizzati a 17. Cifre abbastanza elevate, alla luce della popolazione, anche a Buseto Palizzolo. Su poco meno di 2.900 abitanti i positivi sono adesso 19. Un paio di casi in più anche a Marsala (38) e Salemi (46) mentre un aumento di una sola unità si è registrato ad Alcamo (29), Santa Ninfa (7) e Petrosino (5). A Trapani si è invece scesi da 54 a 53 alla luce di una guarigione.
In questo ritorno di pandemia si registrano 5 guarigioni, persone che avevano contratto il virus e che dopo un paio di settimane si sono negativizzate. A far lievitare i numeri nel trapanese, certamente, il focolaio del ristorante “La Giummara” di Salemi, locale frequentatissimo, il cui titolare venne trovato positivo il 29 agosto scorso. Da allora le cifre sono salite dappertutto e tantissime quelle ricollegabili a quel filone di contagio.