Il prossimo due luglio i giudici del tribunale di Marsala conferiranno l’incarico per la trascrizione delle intercettazioni telefoniche per le indagini in cui sono finiti sotto processo l’ex senatore Antonino Papania, il suo braccio destro Angelo Rocca ai domiciliari dallo scorso ottobre e Manfredi Vitello di Cinisi vice presidente e direttore del CeSiFop. Tutti e tre debbono rispondere di corruzione. Per i tre il Pm ha chiesto e ottenuto il giudizio immediato passando dalle indagini dell’udienza preliminare all’udienza dibattimentale. Secondo le indagini della Guardia di Finanza, Papania avrebbe promesso posti di lavoro in corsi di formazione per aumentare il consenso elettorale per il movimento Via dallo stesso fondato.
Gli avvocati Pietro Riggi per Rocca e Vito di Graziano e Saro Lauria per Papania, hanno chiesto al tribunale di Marsala di svolgere udienze una volta a settimana, compresi i mesi di luglio e agosto, essendo stati i loro clienti raggiunti da provvedimenti cautelai. Per Angelo Rocca ieri il tribunale del riesame di Palermo ha esaminato il ricorso, presentato dall’avvocato Riggi che ha chiesto la revoca dei domiciliari con eventualmente l’obbligo di firma. La sentenza è attesa nelle prossime ore forse già lunedì. Intanto per Papania, detenuto dallo scorso settembre per l’operazione antimafia “Eirene”, si attende la sentenza della Cassazione dove gli avvocati hanno presentato ricorso per fare ottenere all’ex senatore i domiciliari o il braccialetto elettronico.
Il pm aveva dato parere favorevole alla scarcerazione. Il processo a Papania e ad altri 12 imputati è iniziato lo scorso sei giugno a Trapani. Papania è accusato di voto di scambio politico mafioso, così come l’ex vice sindaco e assessore Pasquale Prricone. In apertura dell’udienza i giudici hanno dato incarico a due tecnici di trascrivere le intercettazioni telefoniche. Il Pm ha chiesto ai giudici, in previsione di una lunga durata del processo, la sospensione dei termini della misura cautelare per evitare scarcerazioni. Gli avvocati si sono opposti. La decisione si conoscerà il 20 giugno. Il processo in videoconferenza è entrato nel vivo con la deposizione del commissario dello Sco, Servizio centrale operativo, Mauro Riccitelli, che ha diretto le indagini. La sua deposizione proseguirà il 20 giugno.