Corrieri di armi, la Polizia arresta ad Alcamo un pregiudicato e un ventunenne

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Gli agenti della Polizia di Alcamo hanno arrestato il pregiudicato Maurizio Accardo (50 anni), e Davide Amato (21), per porto abusivo di armi, munizionamento vario e materiale esplosivo. Già da diversi giorni gli investigatori li stavano monitorando seguendo i loro gli spostamenti verso il capoluogo siciliano. Più viaggi al giorno che non potevano non destare sospetti.

Accardo andava sempre in compagnia del giovane Davide Amato che, nonostante risulti formalmente incensurato, era conosciuto dagli investigatori poiché figlio di un pregiudicato alcamese arrestato per l’attentato incendiario, nel 2012, al portone della segreteria politica dell’ex senatore Nino Papania.

Alla luce dell’ennesimo viaggio verso Palermo, la Polizia ha deciso di attendere il ritorno del veicolo posizionando diverse autovetture in borghese in autostrada e due volanti alle uscite autostradali di Alcamo Est e di Castellammare del Golfo. Intercettato e seguito a debita distanza, il veicolo su cui viaggiavano Accardo e Amato, a un certo punto ha imboccato l’uscita laddove per la SP 47. I due si sono accorti degli agenti e si sono lanciati ad alta velocità in direzione di Alcamo.

Immediatamente la volante e l’auto civetta della Polizia si sono poste all’inseguimento dei fuggitivi i quali dopo neanche 500 metri hanno lanciato un grosso sacchetto dal finestrino (lato passeggero); nel frattempo, l’arrivo di una seconda volante, chiamata a convergere in quella zona, ha sbarrato la strada ai due, interrompendone il tentativo di fuga

Armi in pugno, gli agenti hanno bloccato i due malviventi, immediatamente perquisiti e controllati a vista, raggiunto il punto dove erano stati bloccati i fuggitivi, recuperato il sacchetto poco prima lanciato durante la corsa. All’interno  sono stati trovati un fucile a canne mozze, con matricola abrasa, calibro 28, una carabina di precisione calibro 9 Flobert e circa cento cartucce inesplose di entrambe i calibri.

Immediatamente sono partite le perquisizioni domiciliari presso le abitazione dei fermati che hanno consentito di rinvenire nella disponibilità del ventunenne 4 candelotti acquisiti senza autorizzazione di Polizia e una pistola semiautomatica Colt 7.65, oltre a un gran numero di munizioni. Nonostante la giovane età, Amato aveva escogitato un perfetto nascondiglio per la pistola: interrata all’interno di una cassetta vicino il muro di un’abitazione rurale nelle campagne di Partinico.

Gli investigatori sono convinti che Accardo e Amato abbiano acquistato le armi nel capoluogo siciliano o nella provincia palermitana e che avessero intenzione di acquistarne altre, visto che sono stati trovati in possesso di circa duemila euro in contanti. Sono quindi scattate le manette ai polsi dei due che sono stati condotti presso il carcere di Trapani.