Controlli a tappeto da parte dei Nas per verificare la qualità del cibo preparato per le mense scolastiche. A seguito dei controlli denunciata la proprietaria di una ditta del trapanese. Il blitz ha interessato mille aziende in tutta Italia. Dalle ispezioni a livello nazionale è emerso che il 27% di esse presentava irregolarità. In totale, sono state accertate 361 violazioni, sia penali che amministrative, che hanno portato all’irrogazione di sanzioni per un totale di 192mila euro. Le principali mancanze riguardavano la gestione e la conservazione degli alimenti, nonché le condizioni igieniche dei locali di preparazione. Con il nuovo anno scolastico, si è intensificata l’attenzione sulla sicurezza alimentare nelle mense scolastiche italiane. Il Comando Carabinieri per la Tutela della Salute, in collaborazione con il Ministero della Salute, ha avviato una campagna di controlli su scala nazionale. L’obiettivo è garantire la conformità dei servizi di ristorazione e delle imprese di catering che operano nelle scuole, da quelle dell’infanzia fino agli istituti superiori e universitari. In alcuni casi, le carenze rilevate erano talmente gravi da richiedere la sospensione dell’attività o il sequestro di aree cucina e depositi alimentari. Inoltre, sono stati sequestrati oltre 700 kg di derrate alimentari per mancanza di tracciabilità o scadenza di validità. La gravità di alcune situazioni ha portato alla denuncia all’autorità giudiziaria di 18 gestori dei servizi-mensa per frode e inadempienza nelle pubbliche forniture. Questi gestori sono accusati di aver confezionato pasti non conformi ai capitolati contrattuali, sia in termini di qualità che di quantità. Chiuse diverse aziende che preparano il cibo soprattutto per carenze igienico sanitarie.