Commemorazione dei Defunti. Alcamo, le riflessioni di don Salvatore Grignano

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Pellegrinaggi ieri e oggi ai cimiteri per la commemorane dei defunti ricorrenza molto sentita dai siciliani. Cimiteri puliti e mazzi di fiori e accensione di lumini e candele per ricordare i propri cari. Cimiteri Spirito santo, Cappuccini e Santissimo Salvatore di Alcamo con parenti e amici che si fermano in preghiera davanti alle tombe. “Oggi siano andati a pregare per i nostri defunti –afferma don Salvatore Grignano, parroco della chiesa san Francesco di Paola e Sant’Anna-Cappuccini – ma ricordiamoci che il senso della celebrazione di questo giorno non è fare le pulizie o arredare tombe, ma pregare per i nostri morti, affidarli a Dio e affidarci a loro. Pregare per i nostri defunti è un atto di amore e di fede allo stesso tempo. Di amore, perché se ci pensate, nemmeno la morte può cancellare il ricordo di una persona, l’affetto e il legame che abbiamo avuto con lei e pregare per lei è il modo migliore per affidarla a Dio, per chiedere a Dio di aggiungere il suo amore alle mancanze di amore di quella persona, perché tutti quando arriveremo là avremo sì cose belle da portare, ma anche mancanze”.

“E’ importante pregare per i nostri defunti- dice don Salvatore Grignano-, perché innanzitutto la preghiera ci permette di stare vicino a loro nonostante la distanza, il distacco, è uno stare accanto non più fisico, ma spirituale, e con la preghiera chiediamo a Dio di accogliergli nel suo Regno. Chiediamo per i nostri defunti o per uno in particolare che possa abitare nella casa di Dio che è il Paradiso e chiediamolo anche per noi, perché un giorno possiamo ritrovarci con le persone che abbiamo amato e che ci hanno preceduti nell’aldilà. Oltretutto vi ricordo che per tutto il mese di novembre, per noi in parrocchia durante l’ Ottavario dei defunti (dal 2 all’ 8 novembre) c’è la possibilità di chieder l’indulgenza plenaria per un defunto a noi caro”