Collegamenti con le Egadi, “Caronte & Tourist” rinuncia ai fondi regionali. Rischio caos?

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In piena estate potrebbero sorgere enormi problemi, per i pendolari ma soprattutto per i turisti, per raggiungere le Egadi e le altre isole minori siciliane. Le novità riguardano il rigetto da parte del tribunale del riesame dell’istanza di dissequestro delle navi della flotta Caronte & Tourist e la susseguente decisione della stessa compagnia di rinunciare all’accordo con la Regione e quindi ai contributi dell’assessorato regionale.

La Caronte ha quindi diramato una nota-stampa in cui si legge: “Obbligati a cessare i contratti con la Regione Siciliana. Attiveremo comunque corse a vantaggio delle comunità isolane senza percepire alcun contributo pubblico”. Il presidente della regione, Renato Schifani, ha quindi convocato un vertice urgente a Palazzo d’Orleans per cercare di individuare una soluzione dopo l’intenzione manifestata dalla compagnia di navigazione di interrompere i collegamenti con le isole minori, pur continuando ad assicurare i servizi ma in regime di libero mercato.

Alla riunione erano presenti, oltre al governatore siciliano, l’assessore alle Infrastrutture Alessandro Aricò, il capo dell’Ufficio legislativo e legale Giovanni Bologna e il dirigente generale del dipartimento delle Infrastrutture, Salvo Lizzio. La Regione, pur prendendo atto dell’intendimento della società messinese a continuare il servizio, vigilerà affinché in piena stagione estiva vengano evitati disservizi a turisti e residenti. Il rischio infatti c’è ed appare anche elevato. Il trasporto per Egadi, Eolie e Ustica era finito al centro di un’inchiesta della procura di Messina che aveva evidenziato, sulle navi della Caronte and Tourust, carenze dei requisiti necessari a dotazioni e infrastrutture per l’accesso ai disabili. Le indagini partirono dalla denuncia di un’altra compagnia di navigazione, la Traghetti delle Isole, che aveva partecipato alla stessa gara indetta dalla Regione e aggiudicata alla Caronte.