C/mare del Golfo-Monte Inici, conclusa esercitazione di soccorso

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IMG-20160611-WA0008È durata 19 ore la complessa esercitazione che ha visto il Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico (Cnsas) impegnato nella grotta “Abisso dei cocci”, sul monte IMG-20160611-WA0003Inici, a Castellammare del Golfo. La simulazione prevedeva un doppio intervento per uno speleologo infortunato in grotta a 200 metri di profondità e un compagno ferito sulla parete rocciosa mentre tenta di dare l’allarme all’esterno. La grotta ha uno sviluppo superiore ai 2 km, una profondità di circa 305 metri, con un ingresso in parete a cui si può accedere dal basso con un’arrampicata di circa 30 metri o dall’alto con una calata di circa 70 metri. L’esercitazione, iniziata sabato mattina, ha coinvolto 45 tecnici provenienti dalle stazioni del Corpo di Palermo e Catania, sia della componente speleologica (25 unità), che ha operato in grotta, sia della componente alpina (20 unità) che ha operato sulla parete rocciosa. Presenti anche cinque componenti della Commissione medica speleologica nazionale del Cnsas. L’intervento è iniziato con la squadra di soccorso alpino impegnata a recuperare in parete il compagno rimasto ferito mentre dava l’allarme; contemporaneamente entravano in grotta le squadre di soccorso speleologico per avviare il recupero del secondo ferito che era rimasto bloccato a 200 metri di profondità. L’operazione di soccorso vera e propria è iniziata con la stabilizzazione delle condizioni cliniche del ferito, la stesura delle corde in grotta per consentire il recupero, l’imbarellamento del ferito e il suo trasporto. Le varie squadre, che senza soluzione di continuità hanno operato nella cavità, sono rimaste in costante contatto con l’esterno mediante la linea telefonica che era stata dispiegata lungo i cunicoli. Quando l’infortunato ha raggiunto l’ingresso della grotta è stato preso in carico dalla componente del soccorso alpino, recuperato per tutta la parete esterna e poi trasportato in un luogo in cui è stato fatto arrivare un mezzo di soccorso per il successivo trasferimento in ospedale. Durante tutte le fasi di recupero, le condizioni cliniche degli infortunati sono state monitorate da un staff sanitario che ha seguito costantemente l’infortunato in grotta restando in collegamento con altri medici speleologi ed alpinisti in stand-by al campo base. “La necessità di una esercitazione sul Monte Inici – si legge in una nota del Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico – nasce dall’esigenza di operare in scenari complessi ed impegnativi, ma soprattutto dove un reale incidente risulta altamente probabile, stante la notevole frequenza turistica, escursionistica e speleologica dei luoghi, alla luce anche della notorietà che l’Abisso dei Cocci riveste”.