Circhi, in Italia attacchi e mancanza di piazze. A Monte Carlo apoteosi fra lusso e reali

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Due facce della stessa medaglia, ma per molti versi opposte, quasi fossero due entità completamente diverse. Il circo, il “più grande spettacolo del mondo” inventato, nella sua forma moderna e tradizionale, oltre che dall’inglese Astley anche dall’italiano Franconi, in Italia soffre gli attacchi concentrici di impietosi luoghi comuni ma anche delle associazioni degli animalisti. Queste ultime, in un infinito panorama in cui vengono impiegati animali, pare abbiano un unico e assoluto obiettivo: fare ferro e fuoco contro i circhi tradizionali, quelli che presentano attrazioni anche con tigri, leoni, elefanti e altri animali.

Un settore, quello degli spettacoli circensi tradizionali, che offre in Italia migliaia di posti di lavori e che, seppur in regola con le stringenti norme in materia (Cites e quant’altro), deve stare, per dirla come Ungaretti, “come d’autunno sugli alberi le foglie”. Insomma c’è sempre il timore che tali posizioni animaliste, fra l’altro portate avanti da persone che rifiutano ogni tipo di confronto, vadano ad ingrossare le file, a loro favorevoli, del Parlamento e spingano sempre più verso una legge che vieti l’uso degli animali nei circhi. Se così fosse, bisognerebbe dire a tali associazioni e ai politici che le rappresentano, dove si porterebbero le migliaia di animali che, da decenni, vivono e si riproducono nei circhi? Negli zoo o in alloggi che diventerebbero lager? E sugli zoo gli stessi animalisti non hanno nulla da dire?

Animali o non animali, il circo in Italia è alle prese anche con la mancanze di piazza attrezzate. Mentre nelle democrazie evolute (Svizzera, Olanda, Danimarca, Francia ecc.) i complessi circensi montano i loro quartieri generali, con tanto di stalle al seguito, in spazi asfaltati, dotati di servizi e nei centri abitati, nel BelPaese le carovane devono sempre più spesso adattarsi in aree anguste, poco confortevoli e in piena campagna. E dire che addirittura nel 1968 venne promulgata una legge che prevedeva l’individuazione, in tutti i Comuni, di aree per circhi e spettacoli viaggianti. Le cose, purtroppo, sono andate diversamente e nella nazione che ha dato e continua a dare fior di artisti circensi riconosciuti a livello mondiale, trovare piazze sta diventando un’impresa. In provincia di Trapani, ad esempio, ne esiste soltanto una, a Marsala, mentre altri grossi comuni (Alcamo con oltre 45.000 abitanti) non ne hanno e le amministrazioni che li guidano non hanno intenzione di realizzarle.

A pochi chilometri dal confine, però, le cose vanno esattamente all’opposto. Da oltre 40 anni, nel Principato di Monaco e grazie alla collaborazione iniziale delle più grandi famiglie circensi italiane, il circo tocca apici impensabili con il Festival Mondiale del Circo di Monte Carlo. Sulla pista di Fontvieille le difficoltà delle attrazioni arrivano ben oltre dove può arrivare l’immaginazione. Un mega tendone da circa 5.000 posti, per circa due settimane, si riempie di spettatori anche per il Festival dedicato ai giovani e che segue quello dei senior. In una struttura elegante, dotata di tutti i servizi, arrivano anche tantissimi animali che vengono sistemati a due passi da un vezzoso e curatissimo giardino. Stalle e chapiteau sorgono in mezzo ad hotel di lusso, necessariamente a 5 stelle, e tutti partecipano alla festa.

A dirigere il Festival è, in prima persona, la famiglia reale dei Grimaldi. Stephanie di Monaco dirige l’organizzazione e capita anche di vederla in felpa e jeans a sbrigare tutto ciò che c’è da fare. Poi lei, il principe Alberto, la sorella Carolina e tutti i figli indossano abiti scintillanti per le serate di gala, soprattutto per quella in cui si consegnano le statuette, gli oscar mondiali del circo (Clown d’Oro, d’Argento e di Bronzo). La più giovane dei figli di Ranieri e Grace Kelly ama il circo e anche gli animali. Infatti nel 2013 ha dato vita a una Fondazione, la “Baby e Nepal”, che si occupa della cura e della salvaguardia degli elefanti. L’edizione 44 del Festival Mondiale del Circo di Monte Carlo, che andrà poi in onda sulla RAI per le festività natalizie successive, si terrò dal 16 al 26 gennaio 2020. Gli appassionati, per vedere qualcosa di davvero unico ed eccezionale, possono già acquistare i biglietti attraverso il sito https://www.montecarlofestival.mc/it/. Mancano ancora tanti mesi ma alcune date e molti settori sono già sold-out.