“Ciclabile”, seduta congiunta fra commissioni. Novità: niente cordolo ma semafori

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Seduta congiunta fra terza e quarta commissione consiliare, alla presenza di amministratori e tecnici comunali, per fare chiarezza sulla stato dell’arte della pista ciclabile realizzata dalla giunta Surdi e sull’iter che ha portato alla costruzione dell’opera. Parecchio critici, durante i lavori, si sono mostrati i tre componenti del Movimento 5 Stelle, Barone, Puma ed Asta che, assieme a Grillo, avevano firmato tempo fa un documento per molti versi contrario all’operato della giunta nel realizzare le varie tappe che hanno portato alla ciclabile.

Dai lavori sono venute fuori alcune sostanziali novità. Innanzitutto la pista non è ancora dotata di certificazione di regolare esecuzione quindi, come tutte le opere pubbliche, non si spiega come esista un’ordinanza che ne disciplini l’uso. La seconda riguarda l’installazione del cordolo necessario alla sicurezza per il doppio senso di marcia, secondo il comandante della polizia municipale Giuseppe Fazio ed invece non obbligatorio secondo la dirigente del settore Anna Parrino, anche per i sui elevati costi, ben 90.000 euro. Il cordolo, nei punti più pericolosi, vale a dire in alcune intersezioni, sarà sostituito da semafori a chiamata: una novità di cui finora non si era parlato. Nel corso della seduta congiunta fra le due commissioni sono venute fuori anche alcuni contrasti fra i pensieri dei vari funzionari presenti.

Sempre durante il vertice è stato anche dichiarato dai burocrati del Comune che la segnaletica verticale da installare lungo la pista ciclabile, deve ancora essere progettata. Altra sostanziale novità è la necessità di spostare verso il fianco ovest del viale Italia lo spartitraffico che sorge vicino alla rotonda, di fronte a un distributore di carburanti. Infatti i grossi tri che provengono dal viale Europa per immettersi in viale Italia non hanno attualmente lo spazio necessario a non invadere la ciclabile. Bisognerà quindi intervenire anche in tal senso anche se probabilmente lo si sarebbe dovuto fare al momento della progettazione iniziale e nell’ambito dei lavori. Per adesso tutto rimane così com’é: soltanto un senso di marca, da piazza Ciullo e fino a via Madonna del Riposo, con attraversamento a piedi delle intersezioni pericolose.