Chiesa San Michele di Mazara del Vallo. Torna in funzione antico organo (Interviste)

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L’antico organo di una delle due cantorie della chiesa di San Michele di Mazara del Vallo, dopo più di 100 anni che era spento, è tornato a suonare. Ieri, in occasione della solennità di San Benedetto Abate, è stato presentato il restauro completato dalla ditta dei fratelli Cimino, con le somme del Fondo per l’edilizia di culto del Ministero dell’Interno. L’organo è stato fatto suonare dal maestro Diego Cannizzaro con  l’accompagnamento liturgico della messa presieduta dal vescovo monsignor Angelo Giurdanella e concelebrata dal clero mazarese. L’organo restaurato nasce come strumento che veniva portato in processione, poi, in una seconda fase intorno alla metà del ‘700, è stato collocato nella cantoria destra della chiesa di San Michele. Si tratta di un organo a canne chiuso in cassa in legno di conifera con un prospetto a vista di canne disposte a cuspide centrale, delimitato da due paraste e sormontato da trafori. Originariamente lo strumento era alimentato con mantici azionate a mano, ora dopo il restauro i mantici sono alimentati con un motore con ventola. Dell’organo non si hanno notizie storiche precise – spiega il maestro Diego Cannizzaro  ma si presume che lo strumento sia stato costruito intorno al XVIII secolo da autore siciliano». La tastiera di bosso ed ebano è di 45 tasti, la pedaliera con 8 pedali. La parte artistica, ossia la cassa e le altre parti in legno, sono state oggetto di restauro a cura di Rita Guarisco, con la supervisione della Soprintendenza di Trapani, ieri in chiesa erano presenti Tommaso Guastella e Bartolomeo Figuccio. Al termine della messa e della presentazione del restauro, le 5 monache di clausura del monastero hanno offerto un omaggio a tutti i fedeli che hanno riempito la chiesa.