Senza stipendio da sette mesi, UIL all’attacco per lavoratrici comunità disabili. Scontro con ilComune

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Senza stipendio da sette mesi per un lavoro difficile, delicato e di altissima valenza sociale. Sono le lavoratrici assunte da nove mesi dalla cooperativa ‘Azione Sociale’ che gestisce, per conto del comune di Alcamo, la comunità alloggio per disabili psichici “Oronzo De Giovanni”. La struttura sorge in via Pietro Montana ed accoglie i disabili psichici gravi del territorio. Sette lavoratrici, in pratica, che hanno ricevuto soltanto due delle nove mensilità maturate finora.

“Da quando la cooperativa di Caccamo è rientrata nella gestione della comunità, vale a dire nel giugno 2022 – ha detto il sindacalista Aldo Vaccaro della UIL – abbiamo registrato continui ritardi nell’erogazione delle mensilità, pagate soltanto in maniera discontinua dopo ripetute sollecitazioni ed interventi sostitutivi. La cooperativa, inoltre, non ha neppure rispettato l’offerta migliorativa proposta all’atto della presa di servizio ed ha subito più volte il distacco delle utenze di luce e gas. Solo grazie alla grande forza di volontà delle lavoratrici, lasciate sole dall’amministrazione comunale consapevole della situazione – attacca Vaccaro senza peli sulla lingua -, gli assistiti hanno potuto continuare a ricevere il servizio. In tutto ciò, quello che lascia ancor di più l’amaro in bocca sono gli impegni non mantenuti da parte dell’amministrazione comunale alcamese.”. Vaccaro racconta poi di vari incontri con il vice-sindaco Caterina Camarda con il dirigente del settore Di Giorgio e l’assessore ai servizi sociali Mario Viviano e di avere ricevuto “tante rassicurazioni che nel tempo – dice il sindacalista alcamese della UIL – sono rimaste solo parole”. “Al danno si aggiunge anche la beffa perché il contratto di appalto biennale con ‘Azione sociale’, in scadenza a fine mese, – ha detto Aldo Vaccaro – è stato prorogato, in contrasto con le promesse fatte dall’amministrazione comunale. Non si comprende come tutto ciò sia possibile”.

Ovviamente di segno opposto la risposta del comune di Alcamo che, fra le tante cose, accusa il sindacato della UIL di avere promossole procedure anche per altre nove lavoratrici, che non operano in strutture alcamesi, pregiudicando così il totale ristoro degli importi vantati dalle sette operatrici della comunità ‘Oronzo De Giovanni’. “L’amministrazione comunale – si legge anche nella nota della giunta Surdi – apprende con grande rammarico delle parole spese dalla UIL, restando incredula dinnanzi alle accuse di assenza e di presunto “abbandono”, atteso che diverse sono state le occasioni di incontro, sia con il sindacato che con le lavoratrici, al fine di concordare soluzioni quanto più condivise possibili. Malgrado le infondate accuse mosse dal sindacato e da chi lo rappresenta, l’amministrazione comunale continuerà a lavorare – conclude la nota – con il precipuo obiettivo di tutelare gli operatori della struttura per disabili psichici”.

Fin qui i chiarimenti della giunta Surdi che però non spiega i motivi del rinnovo dell’appalto ad una cooperativa, ‘Azione Sociale’, inadempiente da sette mesi nei confronti dei lavoratori.