Cave, necessita nuova legge. A Custonaci giardini pensili su gradini sito dismesso

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Sui dati relativi alle attività estrattive in Italia, Legambiente ha avviato, fin dal 2008, un monitoraggio della situazione riguardante tutte le cave del nostro paese e l’impatto che esse hanno sul territorio. Il nuovo report sulle attività estrattive relativo al 2021, diffuso nei giorni scorsi, parla di 4.168 cave autorizzate, 14.141 dismesse o abbandonate e di una normativa inadeguata, specialmente per ciò che riguarda la Sicilia. “Nella nostra regione – ha detto Giovanni Damigella, imprenditore ibleo che gestisce però due cave a Custonaci  – manca una normativa dell’attività estrattiva che permetta di tutelare il territorio e di evitare le devastazioni.

In Toscana, ad esempio, la legge regionale vieta l’avvio di cave per l’estrazione di sabbia, ghiaia e pietrischi in un raggio molto ampio di distanza dalle cave di pietra da costruzione e marmi. Se si prevedesse una legge in tal senso, anche in Sicilia – ha affermato l’imprenditore del settore lapideo – si otterrebbero due risultati: utilizzare il materiale di scarto delle cave di pietra e marmo, che altrimenti rimarrebbe inutilizzato e spesso lasciato nei pressi delle cave.

Inoltre, si garantirebbe al settore delle costruzioni, l’utilizzo di materiale di alta qualità, più adatto all’edilizia. Si avrebbe un cemento migliore”. “In Sicilia esiste del materiale edile di pregio – ha continuato Damigella – è il migliore in assoluto è quello delle cave della zona di Trapani: sono materiali che garantiscono il calcestruzzo migliore.

Damigella lancia quindi un appello alla Regione siciliana. “Auspico che il governo regionale voglia predisporre una legge adeguata al più presto. E che ci siano regole chiare per il ripristino delle cave che le aziende pagano in anticipo, ma che non viene fatto.

Spero che Legambiente svolga anche un ruolo di sprone nei confronti delle regioni. Se ben coltivate, le cave possono anche migliorare il territorio e garantire sostenibilità ambientale. Nelle cave di contrada Noce, a Custonaci, per esempio, i gradini saranno trasformati in giardini pensili.

Abbelliremo così il territorio”. Per la salvaguardia del territorio importante anche il riciclo del materiale inerte proveniente dalle demolizioni. Come sostiene Legambiente il materiale da demolizione deve essere destinato prevalentemente al sottofondo stradale.