Castelvetrano-Gela. Progettazione, parte ‘dibattito pubblico’. Tre opzioni per opera da 700 milioni

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Una nuova opera per potenziare l’asse stradale che da Castelvetrano arriva a Gela passando da Sciacca ed Agrigento. Sono tre le ipotesi progettuali relative alla realizzazione dell’itinerario, dallo svincolo dell’autostrada A29 di Castelvetrano a Sciacca ovest. In totale 23 chilometri e mezzo. Le ipotesi sono state presentate nel primo degli incontri previsti dall’ANAS che, in fase di analisi delle proposte progettuali, ha avviato la cosiddetta procedura del ‘dibattito pubblico’ prevista dalle norme nell’ambito del processo di informazione, partecipazione e confronto pubblico.

Sono coinvolti 4 comuni per un bacino di popolazione pari a 84.453 abitanti. I primi appuntamenti ieri all’assessorato regionale infrastrutture ed a Castelvetrano poi oggi a Sciacca quindi mercoledì 22 novembre a Sambuca di Sicilia e l’indomani a Menfi. Coinvolti nel dibattito, oltre alla Regione e all’ANAS, anche il Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane, e i sindaci dei comuni attraversati dal nuovo asse viario. Si tratta di un intervento particolarmente importante che chiude l’anello autostradale della Sicilia, in un’area attualmente priva di infrastrutture ferroviarie. Tre gli obiettivi: ammodernamento dell’itinerario realizzando una strada a doppia carreggiata; innalzamento del livello di sicurezza; migliore collegamento tra piccoli centri urbani e poli sanitari e amministrativi provinciali, come ospedali e tribuna.

“Si tratta di un’opera strategica per la viabilità in Sicilia del valore di oltre 700 milioni – ha detto l’assessore regionale Alessandro Aricò –. La prima opera che per l’esecuzione della progettazione richiede il cosiddetto ‘dibattito pubblico’ per la valutazione dei progetti che verranno esposti ai territori. Si chiude l’anello viario del periplo dell’Isola ed è un intervento fondamentale – ha concluso l’esponente del governo regionale – anche nel collegamento tra gli aeroporti di Trapani Birgi e di Comiso”. “La procedura del dibattito pubblico – ha spiegato il direttore della Struttura territoriale Sicilia di Anas,e Raffaele Celia – è voluta dal legislatore, per iniziare, sin dalla fase della progettazione, il confronto con i portatori di interesse e con i cittadini. Questo percorso si articolerà in diversi momenti in cui ognuno potrà avanzare proposte e osservazioni in merito alle tre diverse soluzioni progettuali, che hanno differenti impatti sul territorio e importi di spesa. Auspichiamo – ha concluso Celia – un’ampia partecipazione per una rapida definizione della proposta progettuale”.

Anas ha proceduto a redigere il documento di fattibilità e il dossier di progetto da sottoporre alla cittadinanza. La decisione sarà su tre alternative disponibili. La prima prevede un nuovo tracciato rispetto all’esistente statale 115, più a nord rispetto all’attuale. Un percorso di circa 25 chilometri, con 9 viadotti, di cui 3 da adeguare, 2 gallerie naturali e 4 artificiali. Sei gli svincoli previsti in questa alternativa. La seconda opzione, invece, ricalca l’attuale percorso della 115, con l’aggiunta di una carreggiata rispetto a quella esistente. La terza opzione riprende la seconda, dalla quale si discosta solo in termini altimetrici.