
Firmato ieri, dall’Assessore Regionale ai Beni Culturali Antonio Purpura, il regolamento del Parco Archeologico di Selinunte e Cave di Cusa dando così il via all’autonomia dell’area.
La firma è arrivata dopo 15 anni d’attesa e da il “via libera” per la nuova gestione autonoma dell’area archeologica più grande del Mediterraneo. La stessa area è stata oggetto, in passato, di servizi giornalistici anche da parte dei media nazionali per diverse disfunzioni, ma con la stipula del regolamento, dopo aver redatto il bilancio di previsione, si potranno spendere le risorse provenienti dalla vendita dei biglietti che, nel 2014 ha sfiorato la cifra di 1 milione di Euro. Prima di tale antonimia il 70% della somma veniva invece trasferita nelle casse regionali.
Tra i primi a complimentarsi con l’assessore ai Beni Culturali, Antonio Purpura per la firma del provvedimento, fermo nei cassetti della Regione Siciliana, da oltre 6 mesi, il deputato regionale castelvetranese, Giovanni Lo Sciuto che, dal suo insediamento all’ Ars , nel 2012 aveva messo in evidenza questa annosa lacuna. ”Oggi si fa la storia.- ha commentato Lo Sciuto- a Selinunte, si apre una nuova era. L’atto amministrativo firmato dall’assessore Purpura da il “via libera” , per la nuova gestione autonoma dell’area archeologica più grande del Mediterraneo. Anche il sindaco di Castelvetrano felice Errante così come il direttore del parco Giovanni Leto Barone si sono messi in prima linea nell’avvio dell’autonomia dell’area selinuntina, e sono già pronti a pagare il “pegno” per una scommessa fatta.
“Come detto- ha ribadito Errante- vista la firma sul decreto sono pronto a pagare la scommessa e a farmi il bagno in slip nel fiume Modione , insieme al direttore Leto Barone. L’autonomia del parco, l’attendevamo da molti anni”.
Adesso, sarà possibile un rilancio notevole dell’intera area selinuntina, infatti questo consentirà di gestire l’area archeologica attraverso procedure mirate interne e, usufruendo, degli incassi della biglietteria del parco che non saranno più destinate alle casse regionali ma verranno utilizzati, per le varie necessità dell’intera zona definita, Parco di “Selinunte- Cave di Cusa”, consentendo anche al Comitato scientifico, di poter evitare anche le tanto discusse chiusure nei giorni festivi.