Castelvetrano, ancora tagli alle indennità

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    Spirito di sacrificio in tempo di crisi. A Castelvetrano gli organi dell’amministrazione comunale danno il buon esempio e si riducono le indennità. Già ridotte ai minimi di legge, hanno subito un ulteriore riduzione del 10% per garantire un ulteriore risparmio alle casse comunali.

    In occasione dell’ultimo consiglio comunale anche il Presidente del Consiglio Comunale, Vincenzo Cafiso, ha comunicato la riduzione della sua indennità: adesso costa alle casse dell’Ente, al netto delle tasse, poco meno di 500€ al mese.

    I primi ad accettare la riduzione del proprio compenso mensile erano stati sindaco e giunta. Un taglio ulteriore rispetto ad un compenso già ridotto dal decreto Brunetta, che comporterà un risparmio per le casse comunali di circa diciottomila euro.

    Un’apposita delibera consiliare, votata all’unanimità, ha sancito la medesima riduzione, stavolta in termini di gettoni di presenza, per il consiglio comunale, mettendo d’accordo esponenti della maggioranza e dell’opposizione. In questo caso il risparmio su base annua oscilla tra i trentamila e i quarantamila euro. Dopo sindaco, assessori e consiglieri, era stata la volta dei dirigenti, che su richiesta del primo cittadino Felice Errante, hanno rinunciato al 10% del premio di produttività annuale ed ai buoni pasto loro spettanti per i prossimi 3 anni, per un risparmio complessivo di 15.700 euro.

    “Era giusto – dice Errante – chiedere un sacrificio a noi stessi dopo essere stati costretti a chiederlo alla cittadinanza mediante l’introduzione dell’addizionale Irpef, effetto di un drastico taglio pari a 1 milione e 700 mila euro subito dalla nostra amministrazione”. A chi ipotizzava che il gesto potesse essere una mossa elettorale in vista delle prossime regionali, il primo cittadino aveva così risposto: “Sono stato eletto da appena tre mesi e non ho alcun interesse personale, tanto più che le manovre elettorali hanno a che fare con l’elargire piuttosto che col tagliare. Sono particolarmente felice perché le risorse risparmiate saranno destinate alla solidarietà sociale che è un po’ il tallone di Achille di ogni amministrazione”.

     

    In questi giorni, anche il Comune di Menfi ha comunicato di voler seguire lo stesso percorso, abbattendo del 10% l’indennità dei consiglieri.