Castellammare del Golfo-Lavori pubblici del Comune, “incarichi per oltre un milione”

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In poco più di due anni un milione di euro sborsati in incarichi dal Comune per i lavori pubblici. Tutti spesi con la procedura di somma urgenza. La denuncia è del movimento “Cambiamenti” che innesca l’ennesima polemica a distanza con sindaco Nicola Coppola. Questa volta al primo cittadino saltano i nervi e non tanto per questa critica, quanto per una frase su facebook riportata proprio nella pagina di Cambiamenti: “Cambiamenti propone una mozione per migliorare la qualità di vita dei cittadini castellammaresi, – si legge – suicidi di massa nella maggioranza!”. Una frase ironica che però non è per nulla piaciuta a Coppola: “Se la politica arriva a questo livello, cioè ad istigare i suicidi di massa di alcuni consiglieri – sottolinea amareggiato – allora non abbiamo più nulla da dirci”. Intanto il movimento, che conta pure su un gruppo consiliare, torna a puntare il dito nei confronti del governo cittadino e questa volta parlando di sprechi e presunte prebende: “L’impressione è che la definizione di somma urgenza – si legge nella nota – sia stata interpretata in maniera non corretta da chi era preposto alla gestione e agli affidamenti degli incarichi riguardanti servizi e forniture, fino a far sì che quella che dovrebbe essere un’eccezione si è trasformata sistematicamente in regola. Le determine di affidamento d’incarico dal giugno del 2013 hanno comportato un’uscita dalle casse comunali di oltre un milione di euro”. Secondo Cambiamenti la somma urgenza utilizzata dal Comune non segue il corretto iter: “E’ una procedura – continua ancora l’organismo civico – da adoperare in casi del tutto eccezionali. La norma parla di situazioni che non consentono alcun indugio, di pregiudizio per la pubblica incolumità”. Il riferimento è alla legge collegata al “Codice degli Appalti” inerente al decreto legislativo 207 del 2010 che dispone la possibilità al responsabile del procedimento e al tecnico di “disporre contemporaneamente alla redazione del verbale la immediata esecuzione dei lavori entro il limite di 200 mila euro o comunque di quanto indispensabile per rimuovere lo stato di pregiudizio alla pubblica incolumità”. Ovviamente questo processo è antieconomico per il Comune dal momento che non c’è alcuna gara e quindi non vi è un aggiudicazione al ribasso dell’appalto”. In merito il sindaco non si pronuncia: “Devo prima conoscere la questione – ribatte -, così su due piedi non sono in grado di pronunciarmi. Mi riservo di approfondire al questione e rispondere”.