30Si sposta anche sul terreno politico lo scontro sulla zona a traffico limitato a Castellammare del Golfo del quartiere “Matrice”. Dopo le polemiche dei residenti che dicono “no” alle limitazioni del traffico veicolare anche nel periodo invernale stabilite dal sindaco Nicola Coppola con propria ordinanza, si apre una contrapposizione interna alla stessa maggioranza a sostegno del primo cittadino. Infatti il gruppo consiliare “Siamo Castellammare” ha raccolto il grido di protesta dei residenti di questo quartiere del centro storico e chiede di sospendere per il periodo invernale la Ztl, in linea con le altre due zone e traffico limitato di Scopello e della Cala marina che dall’1 ottobre al 30 aprile sono libere da ogni limitazione. Il gruppo consiliare ha presentato un atto di indirizzo con cui si impegna l’amministrazione comunale a lasciare il quartiere Matrice libero nel periodo autunnale ed invernale: “Il nostro compito – afferma il capogruppo di Siamo Castellammare, Peppe Cruciata – è quello di alleviare i disagi ai nostri concittadini e non certo quello di crearli e per questo impegniamo il consiglio e l’amministrazione a sospendere la zona a traffico limitato nel quartiere Matrice dall’1 ottobre al 30 aprile di ogni anno”. Lo scorso anno in questo quartiere rimase la Ztl ma il sindaco rivendica che tale scelta è stata oculata: “Abbiamo avuto altre indicazioni in tal senso – sostiene – in quanto i residenti stessi lamentavano che l’ingresso aperto alle auto creava disagi per il gran flusso di mezzi con la loro sosta selvaggia che addirittura precludeva le porte d’ingresso delle abitazioni. Comunque, è stata già presa la decisione che la Ztl anche qui sarà eliminata dall’1 ottobre al 30 aprile”. Caso che quindi si può dire sembra essere già chiuso anche se in politica mai dire mai ed è sempre meglio prima attendere che arrivi nero su bianco. “La Ztl nel quartiere Matrice rimasta attiva per l’intero anno scorso – sottolinea Siamo Castellammare – ha comportato numerosi disagi ai nostri concittadini, alcuni dei quali, avendo familiari anziani a cui dover fare compagnia anche nelle ore serali, si sono visti inibire l’accesso e quindi lesi nei propri affetti familiari. Sono state inoltre limitate in maniera consistente le attività svolte dalla chiesa Madre che, inderogabilmente al fine di non gravare nelle tasche dei propri parrocchiani al solo beneficio del Comune, ha dovuto cessare tutte le attività ecclesiali entro le ore 20”.