Castellammare del Golfo-Scompare Papirolandia, bene confiscato sul mercato

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CASTELLAMMARE DEL GOLFO – Torna sulla piazza il bene confiscato di Guidaloca a Castellammare del Golfo revocato dal Comune all’associazione Jus Vitae di padre Antonio Garau. Come già aveva minacciato il sindaco Nicola Coppola, la gestione dello storico immobile strappato alla mafia è stata revocata al sacerdote che proprio lì, negli anni, aveva realizzato un grande progetto divenuto oltretutto conosciuto ovunque, il famoso parco “Papirolandia”. Per anni padre Garau ha fatto funzionare la struttura in modo efficiente realizzando una gettonata colonia estiva per bambini. Ultimamente però l’area era precipitata nel più assoluto degrado e lo scorso anno, a seguito di un’inchiesta giornalistica, venne fuori che nello spiazzo antistante la struttura venivano essiccati i pomodori. Ad essere stati fotografati chili e chili di pomodoro lasciati in bella vista nel piazzale interno di “Papirolandia”, sulla spiaggia di Guidaloca. Scoperta che fece andare su tutte le furie il sindaco di Castellammare del Golfo, Nicola Coppola, il quale decise prima di diffidare padre Garau e dopo, non ricevendo risposta, revocò la gestione. Il Comune ora vuole riassegnare il bene e per questo ha pubblicato un bando. Entro il prossimo 5 novembre associazioni, enti, comunità, organizzazioni no profit potranno presentare istanza al municipio per chiederne l’affidamento. Gli uffici stileranno un’apposita graduatoria assegnando dei punti in base ad alcuni parametri di riferimento. Saranno maggiormente premiate in termini di punteggio quelle realtà che operano da anni nel mondo della gestione dei beni confiscati e che quindi posseggono una certa esperienza. Saranno poi valutati i progetti e il piano economico relativo alla gestione. Come riporta il bando del Comune la concessione del bene è finalizzata alla realizzazione di attività sociali con la possibilità di creare occasioni di lavoro oltre che centri di aggregazione per combattere il disagio giovanile, sociale e l’emarginazione. Papirolandia era, prima del sequestro e della confisca, l’ex discoteca Piro Piro, e dopo essere stata strappata alla mafia venne affidata una decina di anni fa a don Antonio Garau per svolgere attività sociali rivolte ai bambini le cui famiglie non potevano permettersi di portare i figli al mare. Per alcuni anni ha funzionato, grazie ai volontari di Jus Vitae e del servizio civile, ma ormai è sostanzialmente abbandonata. All’interno di Papirolandia c’erano anche un parco giochi, una piscina, si svolgevano laboratori artistici, c’era la musica e si vede tuttora il campo di calcetto. Oggi è lasciata al destino di chi la usa impropriamente. La struttura tre anni fa era stata anche travolta dal fiume di fango a causa del maltempo con diversi danni.