Castellammare del Golfo-Rientrano le dimissioni di massa del consiglio comunale

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Alla fine la mediazione del presidente del consiglio è riuscita a far desistere l’aula dalle dimissioni di massa: non si dimetteranno più gli 11 consiglieri di Castellammare del Golfo che nei giorni scorsi avevano presentato un documento nel quale minacciavano di rimettere il mandato, determinando quindi il commissariamento dell’assise. Alla fine del consiglio comunale straordinario di ieri sera, convocato per affrontare la spinosa vicenda inerente le intercettazioni riguardanti il sindaco Nicola Coppola emerse dall’operazione antimafia “Cemento del golfo”, i consiglieri di opposizione sembrano avere abbandonato l’idea di far decadere l’organo. Una cosa certa è che non ci sono nemmeno più le 11 firme. Uno dei firmatari, Ivano Motisi, ha sostanzialmente sostenuto ieri di avere fatto un errore nel sottoscrivere il documento. Non ha dunque più alcuna intenzione di dimettersi: “Non si tratta di passo indietro – precisa – ma ho preso atto delle rassicurazioni del sindaco. Resto convinto però che il percorso potrebbe essere quello di una sfiducia ma non di privare la città dell’organo consiliare, sarebbe un errore”. A margine del dibattito l’orientamento è stato unanime.
Passaggio cruciale è stata la relazione del primo cittadino che ha affrontato la questione delle intercettazioni nell’operazione antimafia che ha portato in carcere il presunto capomafia di Castellammare del Golfo Mariano Saracino e altri 4 suoi affiliati. In queste intercettazioni si paventa un presunto intervento risolutorio del sindaco riguardo alla concessione per la realizzazione di un deposito di carburante, finito sotto sequestro perchè considerato fittiziamente intestato a un prestanome ma riconducibile alla famiglia mafiosa di Castellammare del Golfo e quindi a Saracino.
L’opposizione è rimasta sostanzialmente ferma sulle sue posizioni. E’ stata anzitutto smentita dal sindaco e dal dirigente del Settore Lavori pubblici del Comune la notizia circolata su una presunta fornitura di cemento dalla ditta indicata dal boss Saracino per la realizzazione dell’ampliamento del cimitero comunale. Alla tirata dei conti il clima resta comunque pesante sul piano politico perché al sindaco non sono stati fatti sconti ieri sera. Ci sarebbe dietro l’angolo la presentazione di una mozione di sfiducia.