Castellammare del Golfo: ricorso del Comune contro l’Imu agricola

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CASTELLAMMARE DEL GOLFO – Il Comune di Castellammare del Golfo si unisce a tanti altri enti locali siciliani nel ricorso collettivo intentato al Tar Lazio contro il decreto del governo nazionale che ha riscritto l’esenzione Imu per i terreni agricoli, modificando le agevolazioni per gli enti locali. Il municipio castellammarese rientra tra quei Comuni che da quest’anno dovranno pagare l’Imu perché in base alla riscrittura di queste agevolazioni non rientra più nell’esenzione per via del ricalcolo delle altitudini. Il che significa che vengono ridotte le assegnazioni del fondo di solidarietà, quindi ulteriori tagli ai trasferimenti dello Stato. La giunta guidata dal sindaco Nicola Coppola ha deliberato di aderire al maxiricorso che stanno presentando tutti i Comuni italiani in base ad un’iniziativa lanciata dall’Anci, l’associazione nazionale dei Comuni italiani. “Il Comune di Castellammare del Golfo – scrivono sindaco e giunta nell’atto deliberativo – è fortemente penalizzato dal predetto decreto legge e si ravvedono in esso profili di illegittimità in quanto si suppone la violazione del principio di irretroattività delle norme tributarie, l’irragionevolezza per violazione dell’articolo 81 della Costituzione laddove riduce le assegnazioni del fondo di solidarietà comunale, quindi entrate certe, sostituendole con entrate future e incerte, ed ancora l’inattendibilità ed irragionevolezza dei criteri individuati per determinare il carattere della montanità dei Comuni”. Infatti in base a questo decreto anche i proprietari terrieri dovrebbero pagare l’Imu, con un ulteriore raffica di tributi in arrivo per i cittadini. Nel testo della delibera la giunta municipale assegna all’avvocato Antonio Bartolini il mandato per presentare ricorso nei confronti del ministero dell’Economia e delle Finanze, del ministero per le Politiche Agricole, Forestali e Alimentari, del ministero dell’Interno e la Presidente del Consiglio dei ministri. Un braccio di ferro innescato a seguito della decisione del governo di far pagare l’Imu in base alla classificazione Istat dei Comuni in montani, parzialmente montani e non montani, che prevedono l’esenzione totale dal pagamento Imu per i terreni agricoli e quelli non coltivati in Comuni totalmente montani; ed esenzioni parziali per i terreni agricoli e non coltivati posseduti e condotti dai coltivatori diretti e dagli imprenditori agricoli professionali, situati in Comuni parzialmente montani.