Si mette in moto la macchina del Comune di Castellammare che, d’intesa con una società esterna, gestirà la riscossione dei tributi. E lo farà non solo per l’annualità in corso ma soprattutto il compito sarà quello di stanare gli evasori e recuperare le imposte degli anni passati. Ore contate quindi per i contribuenti castellammaresi che negli ultimi anni si sono sottratti al pagamento dei tributi: sta arrivando come un fiume in piena un apparato esterno che collaborerà con i funzionari del Comune. Ad essere pronte cartelle, accertamenti e riscossioni coattive. Il Comune di Castellammare ha stipulato lo scorso anno il contratto con l’Aipa, oggi Mazal Global Solutions srl, ma di fatto da quest’anno partirà effettivamente il lavoro di questa società esterna. Proprio in questi giorni il municipio ha nominato il nuovo funzionario responsabile di ogni attività organizzativa riguardante la vecchia Tarsu e l’attuale Tari, la tassa sui rifiuti solidi urbani. Si tratta di Giovanni Cilia che avrà il compito quindi di affiancare la società esterna. Ci sarà un’attività di riscossione quindi non solo ordinaria per le annualità d’imposta 2012-2013, ma anche di accertamento per le annualità Tarsu non prescritte. Il Comune quindi farà un passo indietro entro i 5 anni di imposta e per i furbetti, si presume, sarà la fine dell’evasione. Il Comune ha designato il funzionario responsabile sulla base di una legge del 2013. A lui vengono attribuiti tutti i poteri per l’esercizio di ogni attività organizzativa e gestionale, compreso quello di sottoscrivere ogni provvedimento collegati, nonché la rappresentanza in giudizio per le controversie relative al tributo stesso. Da tempo l’ente locale castellammarese sta lavorando proprio sul fronte del recupero dei tributi con una lotta intensificata all’evasione fiscale. Gli avvisi di accertamento emessi nell’anno 2013 ed introitati, riguardanti maggiormente l’anno d’imposta 2008 inerenti alla vecchia Ici, l’imposta comunale sugli immobili oggi sostituita dall’Imu, ammontano a 233.524,48 euro. Una cifra elevatissima se rapportata alle dimensioni territoriali di Castellammare del Golfo. In pratica l’evasione pro capite accertata nel paese marinaro soltanto per l’Ici ammonta a ben 15 euro. Una soglia molto elevata se si considera poi una suddivisione per nuclei familiari: in pratica la media è che ogni famiglia ha fatto registrare un’evasione pari a 35 euro. Nel 2009 il Comune castellammarese firmò un protocollo d’intesa con l’Agenzia delle Entrate proprio nell’ottica di contrastare l’evasione fiscale. In base all’accordo sottoscritto il Comune di Castellammare fornisce all’agenzia segnalazioni qualificate, trasmesse tramite il canale Siatel, sistema di interscambio con l’anagrafe tributaria. Il Comune verifica la posizione contributiva dei cittadini segnalando all’Agenzia delle Entrate elementi utili alla lotta all’evasione fiscale.