Castellammare del Golfo-Guerra Comune-ex dipendente, in ballo risarcimento da 50 mila euro

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E’ oramai guerra aperta tra il Comune di Castellammare del Golfo e un ex funzionario dell’ente, Vincenzo Bonventre. L’amministrazione comunale guidata dal sindaco Nicola Coppola ha infatti formalizzato di resistere all’atto di citazione in opposizione a precetto presso il Tribunale di Trapani inoltrato dallo stesso Bonventre che in questo modo vuole sospendere l’efficacia esecutiva della richiesta di risarcimento avanzata dallo stesso municipio pari a quasi 50 mila euro. In buona sostanza il Comune ha avviato i termini per l’esecuzione del risarcimento danni riconosciuto all’ente e Bonventre invece ha si è messo di traverso non liquidando alcunchè in attesa dei prossimi sviluppi giudiziari di questo lunghissimo oramai braccio di ferro tra le parti. Infatti è addirittura finito in Cassazione il caso dell’ex dipendente comunale licenziato in tronco dall’amministrazione comunale. Una decisione scaturita a conclusione di una storia che ebbe inizio nel 2005 quando Bonventre, insieme al suo collega Antonino Palmeri, fu accusato di aver favorito una persona coinvolta nell’inchiesta di mafia denominata «Tempesta». Bonventre e Palmeri erano stati sospesi dal servizio nel gennaio del 2005, dopo l’emissione del provvedimento cautelare in carcere, ed erano stati successivamente reintegrati. Secondo l’accusa i due dipendenti comunali dell’Ufficio Tecnico, grazie alla loro posizione, avrebbero aiutato un boss arrestato nell’operazione “Tempesta”, ma i giudici stabilirono successivamente che non favorirono Cosa Nostra. Tutto ruotava poi attorno ad una concessione edilizia data ad un presunto affiliato alla cosca mafiosa che pare non si potesse rilasciare considerata successivamente però legittima. In primo grado Bonventre e Palmeri vennero condannati per abuso d’ufficio ma cadde l’accusa di favoreggiamento alla mafia. In secondo grado addirittura arrivò la prescrizione e i reati furono dichiarati estinti. Nel 2013 fu fatto un accordo transattivo per il reintegro dei due dipendenti ma a sorpresa, nel gennaio del 2014, per i due scattò il licenziamento senza neanche preavviso. Da qui è nata una nuova odissea giudiziaria per i due ad oggi ex dipendenti del Comune che dal canto loro chiedono giustizia e che venga dato seguito a quell’accordo transattivo. Parallelamente c’è anche un’altra guerra in atto ed è quella per l’appunto avviata dal Comune per il recupero di 50 mila euro quale risarcimento riconosciuto al Comune per danno erariale commesso dai due ex dipendenti. Soldi che però non sono mai stati liquidati all’ente municipale che per questo motivo ha deciso di dare incarico ad un proprio legale, Alessio Alessandra, per attivare un’esecuzione forzata per il recupero delle somme.