Alcamo-Giudice di pace, rischio chiusura sempre dietro l’angolo

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Da oggi il giudice di pace di Alcamo ritorna ad avere sembianze più istituzionali. La bandiera italiana svetta nella parte alta dell’edificio, e all’ingresso per la prima volta una targa indica la presenza di questo presidio. L’iniziativa simbolica è del gruppo consiliare di Abc che con i fondi accantonati mensilmente dalle indennità dei tre consiglieri, pari a circa il 30 per cento, sono stati acquistati bandiera e targa. Un modo per sollevare i problemi atavici di una struttura che non ha ancora superato i suoi vecchi limiti. Il rischio quindi di una possibile chiusura resta sempre dietro l’angolo. Problemi che anzitutto sono logistici.

Un aspetto questo che l’attuale amministrazione comunale sta pensando di superare nell’ambito di una complessiva rivisitazione di tutti gli uffici comunali. L’idea che si sta coltivando è quella di un possibile utilizzo di un bene confiscato per allocare i servizi sociali. Ci sono poi i lavoratori distaccati dal Comune di Alcamo che hanno contratti part time e che quindi non riescono a coprire per intero tutte le ore effettive di servizio da prestare ad un ufficio come quello del giudice di pace. Un problema già sollevato in passato con un costo di questo personale aumentato esponenzialmente per il municipio alcamese.

Intanto gli avvocati chiedono con forza che questo presidio non scompaia anche per effetto dei tanti compiti aggiuntivi che questa struttura dovrà supportare per effetto della recente riforma della giustizia. Da oggi qui si faranno anche esecuzioni civili e immobiliari che prima venivano effettuati a Trapani.

Ci sono poi interventi di piccola manutenzione che sono necessari e sotto questo aspetto il primo cittadino ha garantito che si stanno programmando di concerto con l’ufficio tecnico. Di sicuro, alla luce di tutti questi problemi, il rischio di chiusura dell’ufficio del giudice di pace resta ancora concreto. Sotto questo aspetto il sindaco ha preannunciato che a breve avrà un faccia a faccia con il presidente del tribunale di Trapani che ha alcune competenze in merito proprio al giudice di pace di Alcamo.

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