Castellammare del Golfo-Estorsione per una villetta, si costituisce una terza persona

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E’ rientrato ieri dalla Germania e si è costituito alla stazione dei carabinieri di Castellammare del Golfo. Si tratta di Pietro Pace, 39 anni, da tutti conosciuto con il nome di Fabio: sarebbe il fratello di Costatino, 42 anni, e figlio di Giuseppe, 67 anni, tutti e tre originari di Balestrate ma da qualche tempo residenti a Castellammare, arrestati nei giorni scorsi con l’accusa di estorsione e turbata libertà degli incanti in concorso tra loro. Stesse identiche accuse sono state formulate nei confronti di Pietro Pace per cui si sono altrettanto aperte le porte del carcere. E’ stato l’avvocato dello stesso 39enne ad essersi messo in contatto con i carabinieri, che hanno condotto l’indagine, e ad annunciare che il proprio assistito sarebbe rientrato dalla terra tedesca proprio per costituirsi. I tre sono finiti dietro le sbarre perchè,, secondo l’accusa formulata dai militari dell’Arma, avevano deciso di prendere di mira una donna ed il figlio per aver presentato un’offerta per l’acquisto di una villetta in contrada Fraginesi, in territorio castellammarese. Un immobile in cui vivevano i tre Pace, di professione commercianti, e che avevano perso a causa di loro personale vicissitudini personali e per questo era finito ad un’asta giudiziaria. Proprio per avere presentato l’offerta per l’acquisto, con conseguente aggiudicazione, Costatino, Giuseppe e Pietro Pace avevano cominciato a minacciare la donna e il figlio 35enne al punto addirittura di progettare un “grave attentato” e si presume un sequestro di persona nei confronti dell’uomo.  In base a quanto accertato dai militari dell’Arma le due vittime venivano avvicinate più volte dall’ex proprietario, per l’appunto Giuseppe Pace, e dai figli con il chiaro intento di intimorirli a tal punto da farli desistere dall’acquisto. Dopo varie minacce verbali sono passati alle vie di fatto, facendo giungere in casa della donna 8 cartucce per fucile da caccia. A quel punto le vittime decisero di rivolgersi ai carabinieri raccontando tutto. Sono iniziate le indagini con intercettazioni e pedinamenti dei due Pace, mentre diversi militari giorno e notte hanno cominciato a sorvegliare la casa dove abitavano la donna e il figlio. Gli arresti hanno subito un’accelerazione per sventare quello che poteva essere un gravissimo attentato che era stato progettato nei confronti del figlio della donna. Dalle intercettazioni è emerso che Costantino Pace, sempre in accordo con il padre, avrebbe avuto un ruolo di primissimo piano nell’organizzazione degli episodi di minaccia e addirittura stava pianificando, insieme ad altri soggetti assoldati per l’occasione, un grave attentato. L’intenzione dei malviventi era quella di alzare il tiro fino al punto di prelevare il 35enne, da qui l’ipotesi di sequestro che però dovrà essere ancora confermata, affinché la madre rinunciasse all’offerta per l’acquisto della casa. Sulla scorta di questa serie di fatti il Giudice per le Indagini Preliminari di Trapani ha emesso la misura della custodia cautelare in carcere a carico del padre e dei due figli.