Castellammare del Golfo-Eas senza soldi: Comune continua ad essere “dissanguato”

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Il Comune di Castellammare del Golfo costretto ancora ad impegnare somme in sostituzione dell’ente gestore. La recente sentenza del tribunale di Trapani, che ha riconosciuto al municipio un credito di ben 1,3 milioni di euro proprio per interventi sostitutivi alla rete idrica e fognaria negli ultimi anni, comunque non frena l’emorragia di fondi necessari per interventi urgenti. Si sa che spesso, per non dire sempre, i tempi della giustizia non sono per nulla allineati a quelli della vita quotidiana. E anche in questo caso non c’è alcuna eccezione. Proprio in questi giorni sono stati sborsati altri 13 mila euro a chiusura di una serie di interventi di manutenzione alle reti idriche e fognarie per complessivi 60 mila euro. Si tratta di una tranche di interventi urgenti per il ripristino degli ammaloramenti sulle condotte dell’acqua, per garantire la salute pubblica e la pubblica incolumità. Soldi che alla fine vengono sborsati dai cittadini a cui viene chiesto il “conto” da pagare attraverso salatissime bollette idriche. E questa situazione paradossale addirittura si trascina dal lontano 2011. Ben 6 anni fa il funzionario dirigente dell’Eas, l’ente acquedotti siciliano, informava l’allora amministrazione comunale in carica che le somme a disposizione per la manutenzione della rete idrica nel territorio castellammarese si erano esaurite e che per questo motivo l’ente gestore, rimasto tale paradossalmente sino ad oggi, comunicava di non essere più in condizione di garantire la regolare manutenzione della rete: “Rimandiamo a questo Comune – veniva scritto nella nota – tutti gli interventi necessari”. Nel frattempo si sono consumate le solite cose strane tutte in salsa siciliana: in pratica l’Eas è in liquidazione addirittura dal 2004 e progressivamente è diventata la classica scatola vuota, zeppa di dipendenti ma di fatto inattiva o quasi. Non a caso a Castellammare, così come in molte altre realtà in cui è sulla carta gestore delle reti, l’Eas dal 2011 non opera più. Tutto da vedere se poi questi soldi in pratica stanziati in “conto anticipo” saranno mai più recuperati dai Comuni stessi. In punta di diritto dubbi non ce ne sono e proprio al municipio castellammarese nei giorni scorsi il tribunale ha riconosciuto le spese affrontate pari a oltre un milione e 300 mila euro come rimborso per i fondi anticipati per la manutenzione della rete idrica e fognaria, condannando quindi l’Eas al pagamento di questa cifra. In buona sostanza il giudice ha riconosciuto al Comune castellammarese questi crediti certi vantati dall’ente acquedotti siciliano. L’Eas dovrà pagare, in base alla sentenza, 494 mila 430 euro immediatamente e la rimanete parte del debito entro 40 giorni, termine entro il quale l’ente acquedotti stesso può presentare opposizione.