Droga e reati contro il patrimonio. A Castellammare del Golfo il commissariato di polizia, da qualche settimana guidato dal nuovo dirigente Filippo Li Volsi, ha dato vita ad un controllo a tappeto puntando in particolare i riflettori su noti pregiudicati del paese. I risultati non si sono fatti attendere: un arresto e due denunce è il bilancio dell’operazione che ha avuto come primario obiettivo quello di contrastare i reati predatori e lo spaccio di sostanze stupefacenti. A finire in manette un uomo di 52 anni: era ricercato dopo essere stato destinatario di un ordine di carcerazione della Procura generale presso la Corte di appello di Milano. L’accusa per lui è di rapina aggravata, violenza privata e ricettazione: ancora deve scontare un anno di carcere e si era dato alla macchia rifugiandosi a Castellammare. Altro versante è stato quello del contrasto ai reati al patrimonio e a finire nel mirino sono stati due uomini: uno di 47 anni accusato di truffa aggravata e un altro di 39 anni per violazione degli obblighi di assistenza familiare. Il controllo a tappeto del territorio ha portato anche a verifiche ad ampio raggio che hanno permesso di identificare 60 persone, di cui 30 pregiudicati o comunque sottoposti ad obblighi da parte dell’Autorità giudiziaria. In questo contesto sono scattate anche 5 contravvenzioni per violazioni al codice della strada per un importo complessivo di 2 mila euro. Gli agenti sono stati impegnati anche sul fronte del contrasto allo spaccio e consumo di sostanze stupefacenti: in questo caso due persone sono state segnalate alla prefettura di Trapani per detenzione di droga del tipo hashish e marijuana. Particolarmente determinata, infine, continua ad essere l’azione del Commissariato di Polizia in materia di reati contro il patrimonio.
