Trapani-Emergenza furti, Ministero dice no a potenziamento forze dell’ordine

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Il Ministero dell’Interno ha risposto all’interrogazione presentata dalla senatrice Pamela Orrù lo scorso gennaio relativa al susseguirsi di furti nel borgo medievale di Erice ed a Trapani, chiedendo l’aumento dei controlli per fronteggiare l’emergenza sicurezza nel territorio. Per quel che riguarda le unità delle forze dell’ordine in servizio in provincia di Trapani, il sottosegretario De Filippo, intervenendo in aula, ha confermato come la dotazione sia in linea con le previsioni dell’organico, escludendo, al momento, ulteriori assegnazioni di personale, considerato la prioritaria attenzione che si sta dando ai luoghi di culto coinvolti nel Giubileo della Misericordia. «Eventuali assegnazioni agli apparati di sicurezza trapanesi potranno essere valutate – ha fatto sapere De Filippo – in occasione di future immissioni di personale, compatibilmente con le risorse disponibili e le necessità degli uffici di polizia a livello nazionale». Il sottosegretario ha elencato una serie di dati, anche in materia di arresti eseguiti, assicurando il massimo impegno del Governo nell’attività a contrasto degli episodi criminali e confermando quanto deciso lo scorso 22 gennaio in Prefettura riguardo il potenziamento delle attività di prevenzione generale ad Erice vetta attraverso le volanti della Questura in aggiunta ai servizi già svolti dai carabinieri. La senatrice Orrù, nel suo intervento di replica alla risposta del Governo, è però tornata a chiedere il potenziamento dei controlli attraverso l’aumento dell’organico delle forze dell’ordine in servizio nel territorio. “Come confermato dal sottosegretario De Filippo – ha dichiarato la parlamentare del Pd – a Trapani i furti nelle attività commerciali sono in aumento, con gli episodi criminali che continuano durante l’orario di apertura dei negozi. Il personale, rispetto agli organici delle altre città, sarà pure nella media, ma evidentemente, se continuano a verificarsi tutti questi furti, appare insufficiente a contrastare questa escalation di episodi”. Riguardo alla situazione di Erice, la Orrù si è invece soffermata sulla particolare condizione del borgo medievale, che si trova a 700 metri di altezza, con tutto ciò che ne deriva in termini di tempi per arrivare in vetta, evidenziando anche gli aspetti legati allo spopolamento durante i mesi invernali, quando il borgo «è abitato da poche persone e non si ha la percezione della sicurezza, anche perché c’è una caserma che, di fatto, è presidiata solo la mattina», ha ricordato la parlamentare democratica, che ha quindi ribadito la richiesta di aumentare l’organico, evidenziando come le ronde cittadine siano nate proprio “dall’esigenza di sentirsi sicuri. Questo – ha concluso la senatrice Orrù- fa comprendere la misura della percezione della sicurezza da parte degli abitanti di Erice».