Castellammare del Golfo: bollette pazze Eas, sportello al Comune

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CASTELLAMMARE DEL GOLFO – Per frenare l’ennesima ondata di bollette pazze dell’Ente acquedotti siciliano a Castellammare del Golfo è stato istituito un apposito sportello al quale rivolgersi per chiedere informazioni sulle bollette che riguardano le eccedenze per gli anni 2008 e 2009. Ci si potrà rivolgere direttamente al Comune nell’immobile al primo piano di via Speranza, all’ufficio Tributi, dove è stato istituito apposito sportello per raccogliere contestazioni riguardanti le bollette dell’acqua. “L’iniziativa nasce dopo le numerose segnalazioni di cittadini che lamentano di aver ricevuto bollette Eas riguardanti gli anni 2008 e 2009 – affrmano il sindaco Nicola Coppola ed il suo vice Gaspare Canzoneri – con cifre eccessive. Abbiamo condiviso e partecipato all’iniziativa del sindaco di Erice Giacomo Tranchida: con gli altri sindaci del territorio aderenti, abbiamo fatto presente all’Eas che i crediti sono inesigibili perché prescritti, ma contestiamo anche il fatto che in molti casi i vecchissimi contatori non funzionano, non sono leggibili o alterano le misurazioni. Senza contare che si tratta di bollette eccessive, in zone parzialmente servite o dove l’acqua non è proprio arrivata a causa della vecchissima rete di distribuzione perennemente in riparazione, a nostre spese, come documentato da tanti cittadini che hanno fornito le fatture che riguardano continui acquisti di acqua da privati, soprattutto nel periodo estivo. Abbiamo condiviso pienamente l’iniziativa del sindaco di Erice e dei sindaci dei Comuni del territorio di richiedere una proroga di 60 giorni per le scadenze dei pagamenti – concludono – così da avviare le verifiche necessarie. Nel frattempo i cittadini possono rivolgersi ai nostri uffici per contestazioni e precisazioni sulle bollette che provvederemo a verificare con l’Eas”. Non è la prima volta che i contribuenti castellammaresi vengono presi di mira da queste bollette pazze dell’Eas. Già negli anni passati sono stati notificati bollettini che in alcuni casi sono anche arrivati alla cifra stratosferica di 30 mila euro. Si sono mobilitati massicciamente i sindacati e le organizzazioni di categoria per tutelare l’utente. E’ stata anche attivata dagli stessi sindacati in passato l’assistenza legale. Addirittura per alcuni casi l’Adiconsum intraprese delle azioni legali nei confronti dello stesso ente acquedotti siciliano per non far sospendere il servizio di erogazione idrica così come è stato minacciato nelle bollette recapitate. I contribuenti che ricevono questi salatissimi canoni giurano di avere sempre regolarmente pagato tutto. Questi ultimi non hanno perso un solo attimo per sollevare il polverone che rischia di infiammare il dibattito attorno ad un presunto caso di “cartelle pazze”. Dall’Eas è sempre stata data la massima disponibilità a rivedere i casi singolarmente ma si mostrano scettici circa la possibilità di avere fatto loro così tanti errori.