Castellammare del Golfo-Bilancio in consiglio, esame post crisi politica

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Banco di prova per il sindaco Nicola Coppola e la sua giunta. Oggi approda il bilancio in aula e si preannuncia dura battaglia da parte delle forze di opposizione, oramai da qualche mese diventate maggioranza dopo l’addio di due gruppi consiliari alla coalizione del primo cittadino, Sicilia Democratica e Castellammare città libera, che contano complessivamente 4 consiglieri. Quindi ora in aula si contano 11 esponenti di opposizione e c’è da giurare che cercheranno in ogni modo di emendare il bilancio, anche se per quel che si può fare dal momento che oramai quasi tutte le somme sono state spese quest’anno e quindi i margini di manovra sono ristrettissimi per non dire quasi inesistenti. Si preannuncia quindi una lunga maratona dei lavori del civico consesso anche se il sindaco in queste settimane di crisi politica non è stato con le mani in mano. I bene informati sostengono che ha lavorato non solo per compattare ciò che resta della sua coalizione, in particolare provando a chiarire con i due consiglieri del gruppo “Siamo Castellammare”, Peppe Cruciata e Mimmo Bucca, i quali avevano lamentato un cambio di direzione politica da parte del sindaco rispetto al progetto originario. Nel frattempo sono state intessute anche delle trame con qualche esponente di opposizione nel tentativo quindi di trovare i numeri per far passare la manovra più possibilmente indenne. Coppola forse non a caso ha tenuto congelato il suo quarto assessorato che nell’ultimo rimpasto non è stato assegnato a nessuno. L’idea probabilmente era propria quella di arrivare a questo passaggio in aula fondamentale del bilancio per verificare proprio la tenuta politica della sua coalizione e la eventuale disponibilità di qualche forza politica di opposizione a dare il suo appoggio. Le acredini comunque non sono ancora del tutto superate all’interno della coalizione che sostiene il primo cittadino. Il quarto assessorato infatti viene rivendicato da Articolo 4 che a Castellammare non ha trovato l’intesa per fondersi come a livello regionale con il Partito Democratico. Ed è proprio il Pd ad avere creato non poche tensioni dopo aver votato una mozione di censura nei confronti di Bucca, in qualità di presidente del consiglio, accusato di avere dei conflitti di interesse nella famosa vicenda dell’accesso libero all’Ex Tonnara di Scopello per alcuni contatti professionali avuti dallo stesso Bucca con gli amministratori dell’ex Tonnara. In pratica il Comune sta lottando per garantire l’accesso pubblico contro gli amministratori, a suon di ricorsi al Tar, mentre il presidente del civico consesso è accusato di essersi schierato a favore degli stessi amministratori. Il consiglio di oggi ha più valenza politica che amministrativa, c’è da giurarci.