Castellammare del Golfo-Accesso Faraglioni, sindaco convinto: “Ricorso al Cga”

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Si materializza un possibile ricorso al Cga per l’annosa vicenda dell’accesso ai faraglioni di Scopello. E potrebbe anche diventare terreno di scontro politico all’interno della maggioranza la scelta di opporsi alla sentenza del Tar che in sostanza ha accolto il ricorso degli amministratori della Tonnara per la sospensione dell’efficacia dell’ordinanza del sindaco Nicola Coppola con la quale, seppur per un breve periodo, si aprì un varco di accesso libero allo specchio di mare vincolato dalla Sovrintendenza. Il tar da subito emise una sospensiva del provvedimento in via cautelativa e oggi è entrato nel merito della vicenda sostenendo che i Faraglioni sono di proprietà privata e devono essere vincolati. In buona sostanza il ticket d’ingresso che da sempre viene determinato dagli amministratori della Tonnara, pari a 3,50 euro, è legittimo. Ora si dovrà decidere se il Comune presenterà ricorso al Cga e l’impressione è che se dipendesse dal sindaco lui non avrebbe dubbi: “Se non fossi convinto della bontà dell’azione  – afferma Coppola – non avrei proposto nemmeno il primo ricorso. Su questo comunque non posso esprimermi solo io. La prima volta era stato il consiglio a spingermi in questa direzione e sarà nuovamente il consiglio a prendere una decisione se andare avanti”. Parole chiare che fanno sottintendere chiaramente che il primo cittadino si aspetta che il consiglio comunale continui sulla stessa strada, quindi che incarichi il Comune di andare avanti al Cga. All’interno della maggioranza, però, non tutti sono convinti di questa posizione e che alla luce della sentenza la strada giusta sarebbe quella del dialogo. Effettivamente sono due in particolare i passaggi della sentenza che appaiono inequivocabili. Il primo è quello che il tribunale amministrativo ritiene addirittura “illegittima” la scelta dell’amministrazione di rendere accessibile la stradella che porta ai Faraglioni. “Dagli elementi dedotti – scrive il Tar – è dato ragionevolmente desumere che la proprietà privata, come acquisita nel 1874, si estende fino al mare e a nulla possono valere le articolate deduzioni sulla natura necessariamente demaniale del tratto di litorale tra il mare e la proprietà della Comunione”. In pratica la vendita di questo tratto di costa è avvenuta antecedentemente all’entrata in vigore del codice civile e del codice della navigazione. “Un principio del tutto discutibile – replica Coppola – sul quale sta facendo le sue valutazioni il nostro legale incaricato”. Non solo: secondo passaggio fondamentale è che il tribunale amministrativo ricorda che la Tonnara è sottoposta a vincolo paesaggistico dal 1984 e quindi non si possono realizzare opere, come stradelle e recinzioni (come da progetto iniziale del Comune per garantire l’accesso libero),e comunque “la libera destinazione, considerato il livello di affollamento nella stagione estiva, è incompatibile con il mantenimento del decoro, con la vocazione tradizionale e con i valori espressi dal bene tutelato”.