Castellammare del Golfo-Abuso edilizio impianto carburanti, le “barricate” degli indagati

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Immediate si sono alzate le barricate da parte di chi in questa vicenda sul deposito di carburanti di Castellammare del Golfo, finito al centro dell’inchiesta antimafia “Cemento del Golfo” nel 2016, ha ricevuto un avviso di garanzia per presunti abusi edilizi e autorizzazioni rilasciate irregolari nell’ambito di un’ulteriore indagine portata avanti dai carabinieri della Compagnia di Alcamo. Antonino Gucciardo, legale di Silvana Paradiso intestataria dell’impianto, mette subito dei paletti: “A nostro avviso non c’entra nulla l’indagine antimafia di ‘Cemento del Golfo’ con la vicenda di oggi – sottolinea – anche perchè all’epoca dei fatti il deposito venne prima sequestrato e un mese dopo dissequestrato in seguito ad una nostra istanza fatta al tribunale del Riesame in cui evidenziavamo che l’attività non fosse collegata alle dinamiche di Cosa nostra. Sul punto voglio precisare che non fu mai impugnato il provvedimento di dissequestro, e oltretutto la mia assistita e il marito Piero Badalucco non sono mai stati rinviati a giudizio sulla base dell’indagine dello scorso anno. Qui stiamo parlando di un presunto abuso edilizio che è altra cosa”. Riguardo proprio a quest’ultimo aspetto l’avvocato Gucciardo è convinto oltretutto che la sua assistita dimostrerà l’estraneità ai fatti: “Le opere sono conformi tanto è vero – aggiunge – che l’impianto è stato sottoposto a collaudo con la certificazione da parte di tutte le autorità preposte”. Il sindaco Nicola Coppola ieri sera è intervenuto in consiglio comunale a cui ha relazionato sull’avviso di garanzia piovuto sulla sua testa e su quella degli altri 4 tra dirigenti e funzionari del Comune. Per il primo cittadino l’accusa è di abuso d’ufficio per avere nominato in posizione dirigenziale dipendenti che a detta degli inquirenti non avrebbero potuto occupare quel ruolo perchè con un profilo giuridico non conforme. Coppola però sostiene di essere sereno: “Mi vengono contestate nomine dirigenziali che ritengo regolari – replica -. La nomina del dirigente dello Sportello unico per le attività produttive, che tra l’altro da anni ricopre l’incarico, già prima del mio insediamento, al dipendente Giacomo Gervasi perché non in possesso di laurea, e la nomina del dirigente del settore Urbanistica, per un breve periodo, al dipendente Roberto Alonzo che, pur essendo laureato, non è inquadrato con tale qualifica. L’abuso in atti d’ufficio non è legato ad altri fatti di natura tecnica che sono invece contestati ai 4 dipendenti tecnici raggiunti da avviso di garanzia. Si tratta di fatti distinti e sono certo che i nostri dipendenti dimostreranno la regolarità dei loro provvedimenti e per questo chiederò lo stralcio della mia posizione”. Il primo cittadino insiste poi sul fatto che a suo dire l’avviso di garanzia nei suoi confronti non è legato agli aspetti tecnici sul presunto abuso edilizio riguardo al deposito di carburante, anche se in realtà le nomine di quei dirigenti hanno influito proprio sul rilascio delle autorizzazioni amministrative: “Ritengo che le nomine siano regolari considerando anche il fatto che solo tre dipendenti sono in possesso di laurea ed inquadrati in organico con la categoria ‘D3’, mentre i settori in cui occorre la nomina apicale sono sei -conclude Coppola-. Sono certo che i fatti che mi si contestano saranno da me chiariti dimostrando di aver agito in buona fede e regolarmente”.