Carburante agevolato per apicoltori, decreto non soddisfa aziende e FAI

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L’approvazione, da parte della regione, del decreto sul Carburante Agevolato per l’Apicoltura nel quale, in premessa, si ricorda l’impegno delle Associazioni Siciliane degli Apicoltori al Tavolo Tecnico nel mese di agosto, ha causato altro malumore da parte dell’organizzazione regionale della federazione apicoltori italiani. FAI SICILIA in particolare sottolinea la necessità di realizzare interventi strutturali e permanenti, che vanno anche oltre l’emergenza, necessari all’abbattimento dei costi di gestione come l’adeguamento dell’accesso al carburante  e l’acquisto dell’alimentazione di soccorso, entrambi in regime agevolato indispensabile alla sopravvivenza degli alveari. Il decreto pubblicato non risponde però alle richieste di interventi strutturali a sostegno continuativo dell’apicoltura come da ogni parte sottolineato. A conti fatti il provvedimento adottato dalla regione, sostiene la federazione degli apicoltori siciliani, è poco meno di un palliativo che come una manciata di pochi euro “una tantum” non incide minimamente sulla gravissima situazione economica delle aziende apistiche regionali, determinata principalmente dalle mancate produzioni attribuite alle variazioni climatiche in atto e di anno in anno sempre più profonde. Nel merito il decreto attribuisce solo per l’anno corrente l’accesso al carburante agricolo in ragione di 0,7 litri per alveare agli apicoltori che gestiscono un numero di alveari inferiore a 150 e 2,0 litri per alveare per gli allevamenti  con un numero di alveari oltre le 150 unità.

Al fine di chiarire la reale valenza del provvedimento riportiamo ad esempio l’applicazione ad un’azienda da 500 alveari il che significa da 8 a 10 apiari (postazioni) da spostare inseguendo i pascoli e da visitare, con cadenza almeno settimanale. A questa azienda spettano 1000 litri di gasolio al prezzo agevolato di 95 centesimi al litro. Ammettendo per ipotesi che gli apiari siano posizionati all’interno de territorio provinciale  è verosimile una percorrenza minima prevista di  100 Km al giorno che per sei mesi assommano a 18.000, con un consumo di 1800 litri di gasolio. E’ chiaro che si tratta di un provvedimento del governo Musumeci – afferma FAI Sicilia – del tutto insufficiente.  Per avere un effetto di aiuto reale anche se “una tantum”  occorre per lo meno triplicare l’accesso alla quota di carburante massima attribuita cioè almeno 6 litri ad alveare.