Canone Rai, ad Alcamo e Castellammare altissima evasione

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Ad Alcamo e Castellammare il vizietto dell’evasione appare quanto mai diffuso. Non solo per i tributi locali ma ci si fa beffa anche dello Stato.Eloquenti i numeri che vengono resi noti da Twig, società specializzata in data mining e data visualization che ha ricavato e pubblicato una mappa interattiva dell’evasione nell’intero territorio italiano dal report sull’evasione allegato all’ultimo bilancio della televisione pubblica. Alcamoe Castellammare vanno quasi a braccetto ed in provincia di Trapani sono tra i territori con la più alta percentuale di evasione. Castellammare si piazza al sesto posto in provincia con l’elevatissima percentuale del 38,19 per cento dei contribuenti che non pagano il canone, in linea con l’altissima media delle regioni del Sud Italia. Anche Alcamo però non scherza: si ferma al 33,71 per cento e si piazza al nono posto in provincia. In pratica nel golfo castellammarese più di un contribuente su tre non paga l’obolo allo Stato per mantenere in vita la televisione pubblica. Ma la pacchia ora sembra essere finita per i furbetti. Infatti il canone Rai si appresta ad essere inserito nella bolletta dell’energia elettrica, provvedimento che tanto sta facendo discutere e che ha trovato molti fronti contrari. Questa iniziativa dello Stato incassa l’approvazione dell’Antitrust anche se con alcuni distinguo. L’Autority, infatti, ha evidenziato come l’inserimento della tassa sul possesso della tv nella bolletta elettrica vada bene a patto di distinguere il costo dell’abbonamento al servizio pubblico radiotelevisivo da quello della fornitura di energia. Questa forma della tassa, secondo l’Antitrust, permetterebbe, inoltre, di ridurre fortemente l’evasione. In un parere espresso ai sensi della legge 10 ottobre 1990 (n.287), inviato al presidente del Senato e a quello della Camera, al presidente del Consiglio e al ministro dello Sviluppo economico, l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha infatti valutato positivamente la previsione di collegare la riscossione del Canone Rai e il pagamento della fornitura elettrica, sia per ridurre l’evasione sia per ridurre il canone individuale. Pare che sia stato tutto deciso e già a partire dalle bollette del 2016 arriverà l’introduzione del canone della televisione pubblica, anche se le modalità devono essere ancora definite nella loro totalità. Dettagli che saranno a breve comunicati sempre dallo stesso Governo promotore di questa rivoluzione. Intanto per alcamesi e castellammaresi evasori finisce qui la pacchia.