Campi di calcio inagibili, società alcamesi costrette ad emigrare

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La squadra dell’Alba Alcamo 1928, che milita in Promozione, ha eletto il rettangolo di gioco di Montelepre per le gare casalinghe e per gli allenamenti durante la settimana. Sono appena 24 chilometri ma  tale distanza ha scoraggiato i tifosi a seguire i bianconeri. Si arrangia come può F.C. Alcamo che milita in Prima categoria. Il vecchio e cadente  “Don Rizzo”, di proprietà dei salesiani intasato per le richieste provenienti anche dalle società delle squadre giovanili, che emigrano a Castellammare, Terrasini  in altri campi del Trapanese e Palermitano, a seconda della disponibilità. E lo stadio “Matranga” di Castellammare ospiterà le fasi finali della 36esima edizione del torneo giovanile di calcio internazionale Costa Gaia, organizzato dall0’Adlkam Alcamo. Infatti lo stadio “Catella” continua a rimanere con le porte chiuse in attesa che venga sistemata la copertura della tribuna. E senza gli impianti le società non programmano campionati ambiziosi con salti di categoria che la storia del calcio in città merita.

“Abbiamo la disponibilità di 100 mila euro- dice l’assessore allo sport Gaspare Benenati. Dall’aggiudicazione dell’appalto e consegna dei lavori gli interventi dovrebbero essere completati in una trentina di giorni, Abbiano calcolato una spesa di 100 mila euro”. Ma per l’attuale stagione il “Catella” non sarà disponibile.  La gestione del  “Catella” potrà essere affidata a privati. Lo ha deliberato il consiglio comunale. La società dovrà curare a proprie spese la manutenzione dell’impianto ed a sua discrezione può farlo utilizzare, dietro pagamento, alle altre società. Pure a privati la gestione di due campi di tennis che si trovano all’interno del Catella e dei due campetti che si trovano tra via via Pia Opera Pastore e via Pirrello. Altra nota dolorosa è rappresentata dalla indisponibilità  dello stadio Sant’Ippolito danneggiato dal violento nubifragio di due anni fa. Tempi lunghi per la riapertura. Il Comune attende il trasferimento di 990 mila euro grazie al Pnrr.

Arrivati i fondi sarà affidata la progettazione e a seguire l’appalto per i lavori. Campi per giocare al calcio. Alcamo: anno zero. Particolarmente penalizzate le società che si occupano del settore giovanile che creano un movimento di oltre 400 ragazzi dai 5 ai 17 anni e l’Alcamo 1928 e FC Alcamo. Senza pubblico sono costrette a giocare le due squadre di calcio a 5 e pallamano al Pala Grimaudo in attesa di tutte le autorizzazioni. In funzione il PalaTresanti che ospita le gare di basket e dove oggi si registra il tutto esaurito per le gare della serie B femminile grazie alla neonata società Golfobasket presieduta da Pietro Messana con coach l’alcamese Vincenzo Messina. Un impegno difficile per un torneo, il massimo campionato regionale femminile, che mancava daAlcamo e dall’intero Golfo da circa 20 anni.