La marcia di avvicinamento dell’Alba Alcamo verso l’utilizzo dello stadio Lelio Catella sembra ad una svolta. L’Alba Alcamo domenica prossima contro il Cus Palermo potrà utilizzare il rettangolo di gioco di contrada Timpe Rossi. Ma la partita solo per pochi. Ovvero gli 11 che scenderanno in campo, più i giocatori da portare in panchina e naturalmente arbitro e guardalinee. E sugli spalti ? Off limits per quel manipolo di affezionati che hanno nel cuore i colori bianconeri dell’Alcamo. L’Alba Alcamo giocherà in casa ma è stata negata la presenza degli spettatori. La squadra allenata da Riccardo Chico non potrà contare nel supporto del pubblico. Immaginate cosa sarebbe successo e quante critiche sarebbero comparse sui social nei confronti di amministratori considerati inadempienti se al governo della città ci sarebbero oggi giunte diverse dall’attuale colore politico. Notevoli, nella stagione calcistica iniziata due mesi fa, i ritardi nell’uso del Catella. Ma anche gli altri impianti sportivi non godono buona salute. Eppure lo sport ha una funzione didattica nei confronti dei giovani e di ottimi esempi di società calcistiche e altro, che ad Alcamo lavorano con i ragazzi, ce ne sono per fortuna e cercano quotidianamente di superare ostacoli sperando, che alle promesse possano seguire i fatti, di una collaborazione più attenta da parte del Comune di Alcamo. Intanto la dirigenza bianconera, che riesce a varare una formazione decorosa nel campionato di Eccellenza, soffre per questi continui ostacoli. Giocare fuori casa con altre spese. Giocare a porte chiuse in casa venendo meno il magro incasso. Giocare vedendo gli spalti vuoti che produce amarezza. Eppure questa dirigenza che cerca di mantenere alto il vessillo bianconero, ricco di storia, meriterebbe, così come tutte le società sportive locali, la massima attenzione da parte delle istituzioni comunali. Se questo gruppo societario gettasse la spugna ad Alcamo il calcio scomparirebbe. E questo che si vuole? Speriamo che ciò non accada perché è una tristezza vedere vuoti i gradini di uno stadio in una città quella di Alcamo che ha col calcio ha vissuto momenti di fama e di gloria.