Calatafimi: l’assessore Bonì si dimette

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CALATAFIMI – Le dimissioni erano nell’aria e questa mattina sono state formalizzate. L’assessore Pietro Bonì ha lasciato l’incarico e ufficialmente apre la crisi politica all’interno della giunta guidata dal sindaco Nicolò Ferrara. L’addio è stato ufficializzato attraverso un comunicato stampa dai toni al vetriolo sottoscritto dal consigliere comunale di opposizione Daniele Cataldo. Nella nota l’esponente del civico consesso non risparmia critiche a 360 gradi nei confronti del primo cittadino accusato di non avere saputo mantenere fede agli impegni presi con i cittadini calatafimesi che lo hanno rieletto lo scorso anno con ben 2 mila e 500 voti, pari a quasi il 60 per cento delle preferenze. Secondo Cataldo il sindaco non ha confermato i suoi intendimenti che erano stati quelli di costruire un’amministrazione forte, capace di superare la grave e profonda crisi economica richiamando al senso di responsabilità di tutti i partiti. “A poco meno di un anno però – sostiene il consigliere comunale – qualcuno comincia a comprendere, per la verità non era difficile arrivarci, che Ferrara non è Obama e che Calatafimi Segesta non è l’America, e così l’amministrazione perde un pezzo importante, l’assessore al Territorio ed ambiente Pietro Bonì”. Un addio tra l’altro che ha un certo clamore dal momento che si è in presenza del divorzio tra il sindaco e il suo uomo più vicino dal punto di vista politico.  Nemmeno Bonì ha risparmiato critiche nei confronti di Ferrara. Il suo j’accuse è contenuto in un documento in cui vengono elencati otto punti tra cui spiccano “la poca chiarezza circa le priorità programmatiche, la richiesta di una maggiore collegialità, trasparenza degli atti amministrativi”. Duro il commento dei consiglieri  di opposizione: “L’atto d’accusa dell’assessore Bonì non aggiunge nulla di nuovo – si legge in un documento – da tempo sosteniamo che l’amministrazione Ferrara è la peggiore di tutti i tempi, per la superficialità amministrativa, l’incompetenza e la mancanza di una visione strategica nel governo della città. Le dimissioni dell’assessore Bonì rappresentano, seppur tardivamente, un sussulto di dignità politica. Del resto l’aria che si respira nel palazzo non è certo serena e c’è chi ha deciso di fare le valigie prima. Auspichiamo – concludono i consiglieri – che la maggioranza, dopo tale eclatante gesto, si renda conto che è il momento di staccare la spina e contribuire a dare un nuovo governo, all’altezza di questa città”.