Cadavere riesumato a Borgetto, madre accusa di maltrattamenti il marito della figlia deceduta

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Finora soltanto sospetti e poche certezze. Sta di fatto, però che è stato riesumato dal cimitero di Borgetto il cadavere di una donna  morta un anno fa. Sul corpo dovrà essere eseguita l’autopsia al fine di fare chiarezze sulle cause del decesso. Una giovane donna borgettana, Stefania Ferrante, che secondo la procura, che ha iscritto il marito nel registro degli indagati, potrebbe non essere morta per un malore, ma in conseguenza di maltrattamenti subiti.

La donna morì il 26 febbraio del 2022 e circa un anno dopo la madre ha presentato una denuncia, puntando il dito contro la persona indagata. Ha raccontato agli inquirenti dei maltrattamenti che la figlia avrebbe subito per circa quattro anni. Altre persone, però, hanno rilasciato dichiarazioni disegno opposto. Riferirebbero che non sia accaduto nulla di quanto ricostruito dalla donna. La Procura di Palermo ha quindi deciso di aprire un’inchiesta.

Il primo passaggio è stata la riesumazione del corpo dal cimitero di Borgetto e il suo trasporto al reparto di Medicina legale del Policlinico dove ore sarà eseguito l’esame autoptico.  L’avvocato Bartolomeo Parrino, legale della persona indagata, al momento non ha commentato la vicenda ma ha comunque detto che nulla di anomalo si sarebbe verificato. Il decesso, secondo l’avvocato, sarebbe dovuto semplicemente ad un malore che avrebbe ucciso la quarantenne donna di Borgetto.