In quella casa di Alcamo l’inferno era cominciato dieci anni fa quando un uomo, dedito all’abuso di alcol, era andato in escandescenza minacciando e colpendo la moglie. Dieci anni di tensioni che hanno raggiunto anche i genitori dell’uomo, vittime lo scorso anno, di altre violenze. Adesso, al culmine dell’ennesima lite familiare, la quarantaduenne ha chiamato il numero unico di emergenza per richiedere aiuto proprio mentre veniva ripetutamente percossa dal marito ubriaco. Immediato il soccorso della polizia che, arrivata sul posto, ha sentito le urla della donna che dal balcone del secondo piano di un edificio in pieno centro storico, in preda al panico ed evidentemente scossa da quanto le stava accadendo, cercava di attirare l’attenzione.
Dopo aver fatto irruzione in casa, gli agenti hanno bloccato il pregiudicato palermitano. Gli uomini del commissariato di Alcamo hanno quindi soccorso la vittima, fra l’altro anche portatrice di handicap, e hanno appurato come la stessa portasse addosso i segni evidenti della violenza appena subita: tumefazioni e graffi al petto, alle braccia e alle gambe. La donna è stata quindi trasportata dai sanitari del 118 in ospedale mentre il marito è stato accompagnato al commissariato di polizia. Alla luce della dinamica dei fatti e della reiterazione di condotte violente e vessatorie in ambito familiare, e considerati i precedenti penali specifici sempre ai danni della moglie, vittima, l’uomo, palermitano di 44 anni, residente da tempo ad Alcamo con la famiglia, è stato arrestato e condotto in carcere. L’arrestato, oltre ad essere soggetto dedito al consumo di sostanza alcoliche, è stato già destinatario di simili misure cautelari per episodi di violenza domestica consumata fin dal lontano 2013, sempre nei confronti del coniuge, nonché, nel 2022, ai danni degli anziani genitori.
