Birgi, i sindaci: “Sì a tassa di soggiorno”

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Un passo importante per il rilancio dell’aeroporto “Vincenzo Florio” di Trapani Birgi, che da quando il governo regionale ha approvato l’abolizione delle province, vive nell’incertezza. Durante l’ incontro convocato dal commissario straordinario della provincia Darco Pellos, a cui hanno partecipano i sindaci dei 24 comuni trapanesi, i deputati regionali eletti in provincia, i vertici della Camera di Commercio e dell’Airgest, quasi tutti i primi cittadini hanno apposto la loro firma su un documento che rappresenta una manifestazione d’interesse per l’accordo che dovrà essere sottoscritto con la Camera di Commercio e la società di gestione dell’aeroporto di Birgi. Si tratta di un primo step verso un intervento di co-marketing che viene ritenuto indispensabile per dare un futuro allo scalo trapanese. L’intervento finanziario dei Comuni dovrebbe essere legato all’introduzione di una tassa di soggiorno unica, per i turisti che scelgono di trascorrere nel trapanese le loro vacanze. Ma rimane la questione della collocazione del 49% delle azioni dell’Airgest, al momento detenute dalla Provincia, che è stata sciolta. Ma sull’argomento i sindaci non sono sembrati concordi. All’azione dei primi cittadini si affiancherà quella dei parlamentari, in particolare di quelli regionali, che dovranno sollecitare un intervento della Regione, soprattutto in questa fase, con l’Airgest impegnata nella ricapitalizzazione e con la necessità di trovare un nuovo accordo con l’irlandese Ryanair, la principale compagnia aerea low cost dello scalo. Nel corso del prossimo meeting che si terrà alla Camera di Commercio verrà ripartito il carico finanziario tra i Comuni con parametri tecnici e condivisi: il progetto è già stato presentato agli amministratori che hanno potuto studiarne una bozza predisposta dal presidente dell’Airgest Salvatore Castiglione. Il quale ha commentato: “Abbiamo fatto- ha detto il presidente – un buon passo avanti”.