Bio-mercato di Alcamo distrutto. 200.000 euro di danno all’Erario e nel silenzio più assoluto

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Inaugurato sette anni e mezzo fa e costato 200.000 di fondi pubblici provenienti dal GAL, non è mai entrato in funzione. Anzi intemperie e vandali, nel corso del tempo, hanno totalmente distrutto quello che sarebbe dovuto essere il bio-mercato di via Salvo D’Acquisto. L’inaugurazione del sito avvenne il 14 aprile del 2015 quando l’allora sindaco Sebastiano Bonventre taglio il nastro.  Un mercato, con box e cancello annesso che è stato realizzato a due passi da un asilo nido, dalla Palatresanti e dal palazzo di vetro ma che da sempre è stato abbandonato a se stesso e all’incuria più totale. Una struttura, con possibilità di dare spazio a circa 20 produttori. Nonostante il nulla osta dell’Asp di Trapani che dava il via libera all’apertura e un bando apposito per l’assegnazione dei box, il bio mercato non ha mai aperto i battenti.

Nel 2016, dopo le dimissioni del l’ex sindaco Sabastiano Bonventre, il commissario straordinario del comune, Giovanni Arnone, aveva deliberato l’istituzione, con cadenza settimanale del mercato nonché l’approvazione dell’avviso pubblico per l’assegnazione di 20 posteggi (strutture comunali) per il Mercato del Contadino. Una sconfitta per i  cittadini, per i produttori agricoli, per chi stanzia fondi della comunità europea. Sull’area sono decaduti da tempo anche i vincoli ma l’amministrazione Surdi non ha proceduto a fornire nuove direttive. Fra l’altro, a differenza del mercato del contadino che crea caso in piazza Bagolino, il sito di via Salvo D’Acquisto avrebbe molto più spazio per i parcheggi. Sui potrebbero anche modificare gli obiettivi provando a realizzare un’area dedicata agli eventi fieristici. Lo spazio per ampliarla ci sarebbe e si potrebbero procurare degli stand prefabbricati.

Invece niente di tutto questo e le fiere si effettuano nei palazzetti dello sport, anche in piena stagione agonistica. Ma su tale vicenda una domanda sorge spontanea. Ma la Corte dei Conti mai è stata attivata per far luce su un evidente danno all’erario da 200.000 euro? Probabilmente ad Alcamo manca anche, da tempo, una vera opposizione politica.