Bersaglieri, pandemia non ferma addestramenti a tutto campo

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La perdurante pandemia non ferma le attività addestrative dei bersaglieri del 6° reggimento, di stanza alla caserma ‘Giannettino’ di Trapani. L’addestramento, conclusosi dopo un intenso ciclo formativo in diverse aree della Sicilia, ha visto in campo le varie unità del Reggimento.

La formazione, che ha impegnato le unità militari anche in fase di pianificazione, organizzazione e condotta delle operazioni, si è prefissata lo scopo di mantenere ed incrementare le capacità di una compagnia di fanteria media in un contesto pluriarma, al fine di far accrescere la capacità di combattimento dei bersaglieri. Le attività teoriche e pratiche sono state condotte in diverse aree addestrative dell’ex aeroporto trapanese di Milo, di Lago Rubino a Paceco e di Montagna Grande ma anche al poligono di Drasy nell’agrigentino, alla base addestrativa di Piazza Armerina, all’aeroporto di Boccadifalco a Palermo e all’interno di un paio di caserme.

Ciò ha permesso ai militari della Brigata Aosta di arricchire la preparazione per consentirne l’impiego in qualsiasi contesto, nazionale ed internazionale. L’addestramento dei bersaglieri ha previsto anche fasi tattiche dell’esercitazione, con l’utilizzo dei veicoli blindati medi “Freccia” e con l’impiego dei natanti in organico al 4° Reggimento Genio Guastatori di Palermo.

I bersaglieri si sono anche addestrati nello sfruttamento del terreno, nella ricognizione e sicurezza di uno specchio d’acqua, nella ricerca di ordigni esplosivi improvvisati, nella reazione rapida ad un attacco a sorpresa, nella guida off-road, nella preparazione di un elitrasporto tattico e nella realizzazione di una zona di atterraggio elicotteri.