Uccise l’amante incinta di quattro mesi. Ergastolo per Antonino Borgia

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Nessun sconto di pena per il noto imprenditore partinicese, Antonino Borgia, che nel novembre del 2019, uccise l’amante incinta di quattro mesi. La donna trentenne, Ana Maria Lacramioara Di Piazza, di origini romene e adottata da una famiglia di Giardinello, aveva da tempo una relazione con l’uomo, sposato e padre di una bambina.

I giudici della Corte d’Assise di Palermo hanno riconosciuto la crudeltà e l’efferatezza del gesto, infliggendo all’imputato le aggravanti ed escludendo così qualsiasi attenuante. La richiesta del carcere a vita per Antonino Borgia, imprenditore di un’azienda edile specializzata nella costruzione di piscine, era stata richiesta  dal procuratore aggiunto, Annamaria Picozzi, e dal sostituto, Chiara Capoluongo.

Ana Maria di Piazza venne uccisa nelle vicinanze di un cantiere dove l’impresa di Borgia stava effettuando dei lavori. Le immagini della videosorveglianza installata per alcune case della zona, che avevano immortalato il momento in cui la trentenne aveva tentato di fuggire dal suo assassino, fecero il giro delle tv nazionali. Ultimi attimi di vita della donna prima che venisse uccisa e seppellita nelle campagne tra Balestrate e Partinico.