Bancarelle alla “Cittadella dei Giovani”: “Costruita per ben altri scopi” dice Sucameli

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Che fine ha fatto la Cittadella dei Giovani? Un colosso dedicato ai giovani alcamesi e realizzato con uno stanziamento di 3 milioni e 800mila euro. A porsi la domanda il capogruppo del PD al consiglio comunale Giacomo Sucameli, che sull’argomento ha presentato un’interrogazione al sindaco Domenico Surdi.

“La costruzione della cittadella – scrive Sucameli – ebbe fin da subito lo scopo di creare uno spazio ad hoc per i giovani alcamesi: un centro di aggregazione sociale, grazie alla riqualificazione e al riuso del patrimonio demaniale, edilizio ed ambientale del comune di Alcamo”.

Il comune, anni fa e in seduta pubblica, tenne un sorteggio per l’individuazione di figure professionali atte all’impegno di gestire la medesima struttura investendo il proprio tempo ed il proprio sapere a favore dei ragazzi. Fu Il Commissario Straordinario del Comune di Alcamo, Giovanni Arnone a rendere poi nota l’apertura della “Cittadella dei Giovani.

Un luogo ove riunirsi, parlare d’arte, discutere di cultura, leggere ed apprezzare la musica ed il teatro che è invece diventato – accusa Sucameli – libero mercatino per la vendita di oggetti misti. “Un cumulo di bancarelle che poco c’entrano con gli obiettivi prefissi della cittadella. Ennesimo spreco ed affronto ai soldi spesi, alla cultura ed infine ai cittadini alcamesi”.

Alle esternazioni del capogruppo del PD bisogna però aggiungere, per amore della verità, che negli ultimi mesi, all’interno della Cittadella dei Giovani, sono stati allestiti eventi di una certa rilevanza quali Alchemi Comic and games, i campionati assoluti di biliardo, il gran galà del torneo costa gaia, convegni e altro. E’ altrettanto vero, però, che manca una programmazione generale e con precisi obbiettivi oltre che un gestore qualificato della stessa Cittadella dei Giovani.

Per questo Sucameli conclude la sua interrogazione chiedendo all’amministrazione Surdi  quali siano i progetti che si intendono attivare, se sono state considerate altre soluzioni per la vigilanza della struttura, quanto il Comune ha sborsato per tale servizio fin dal 2012 e a quanto ammonta mensilmente il costo dell’energia elettrica.