Una scazzottata che ha rischiato di finire nel fuoco. Solo l’intuito dei carabinieri ha evitato che ad Alcamo si potesse verificare l’ennesimo raid incendiario ad un’auto con il popolare quartiere del “Villaggio regionale” ancora una volta suo malgrado protagonista. Tutto è cominciato con una lite tra due cognati, che oltretutto sono anche vicini di casa nel quartiere, scoppiata nella tarda serata di ieri per futili motivi. Dalle urla si è passati alle mani in brevissimo tempo. E così i due hanno cominciato a darsela di santa ragione sino a che uno dei contendenti, dopo l’intervento richiesto dalla polizia da parte di un residente che ha chiamato il 113, è stato costretto a richiedere le cure dell’ospedale “San Vito e Santo Spirito” per le ferite e gli ematomi riportati. A quel punto sembrava che la situazione potesse essere tornata alla normalità ed invece l’altro cognato che inizialmente non ha ritenuto di andare a farsi medicare, ha pensato bene di architettare una vera e propria vendetta. E’ salito a casa, ha atteso qualche minuto sperando che non ci fossero più gli occhi indiscreti di qualche vicino e si è armato di una bottiglia con del liquido infiammabile. A quel punto è risceso e ha cominciato a cospargere l’auto del familiare con il liquido infiammabile con l’intenzione ovviamente di dar fuoco al veicolo. Fortunatamente uno dei residenti della zona ha assistito alla scena ed ha avuto la prontezza di chiamare i carabinieri che nell’arco di una manciata di minuti si sono catapultati sul posto. I militari della Compagnia di Alcamo, guidati dal capitano Giulio Pisani, hanno infatti intuito che la situazione era davvero incandescente e che la contesa tra i due familiari non era affatto archiviata con la scazzottata. Il loro arrivo si è rivelato infatti provvidenziale: l’uomo è stato beccato in flagrante con la bottiglia in mano ed è stato fermato appena in tempo, evitando così che potesse appiccare le fiamme. I militari, notando comunque che lo stesso uomo avesse delle ferite evidenti nel viso, lo hanno anzitutto trasportato al pronto soccorso dove è stato medicato. Per i due familiari solo qualche giorno di prognosi e nulla di grave fortunatamente. Ora però la posizione di entrambi è al vaglio degli inquirenti. Dagli investigatori al momento c’è il massimo riserbo sulla vicenda ma a stretto giro di posta per uno dei due o entrambi potrebbero partire dei provvedimenti di natura penale.