Balestrate-Preoccupazione per le sorti di emigrati in Venezuela

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NEW YORK, NY - JULY 28: Venezuelan President Nicolas Maduro speaks to the media following a meeting with UN chief Ban Ki-moon at the United Nations (UN) headquarters in New York on July 28, 2015 in New York City. Maduro is in New York to speak with the UN about his country's escalating border dispute with Guyana. (Photo by Spencer Platt/Getty Images)

C’è un legame fortissimo che lega Balestrate col Venezuela. C’ stato un boom di emigrati  balestratesi che negli anni  ’50 sono partiti per il Venezuela, nazione in forte sviluppo perché galleggia sul petrolio. Tanti balestratesi dopo avere conquistato una solida posizione economica e realizzato il sogno di avere una casa sono tornati a Balestrate. Tanti balestratesi sono rimasti in Venezuela dove hanno raggiunto buone posizioni in tutti i settori. Ma ormai da oltre un anno c’è tanta  angoscia per le sorti dei balestratesi che vivono in Venezuela, nazione distrutta da Ugo Shavez il comunista che ha governato per 20 anni. E le macerie sono aumentate con Nicolas Maduro (nella foto), succeduto a Chavez. E ieri anche  molti cittadini abitanti a Baestrate si sono recati al seggio di via Madonna del Ponte per partecipare al referendum che si è svolto in Venezuela tra tensioni, assalti degli squadroni di Maduro, tanto che si contano morti e feriti. A Balestrate quasi 150 persone  hanno votato al referendum non ufficiale contro  l’Istituzione, in Venezuela di un’assemblea costituente al posto del Parlamento. Il 98,4 per cento ha detto no a Maduro, che ha dimostrato di non sapere governare e di avere intrapreso quella che di fatto è oggi  una dittatura brutale e sanguinaria.  A partire dagli anni ’50 il Venezuela era considerato una sorta di Eldorado per centinaia di balestratesi. E di fatto lo è stato. Oggi per la totale incapacità degli attuali governanti il Venezuela è al collasso. Si vive in una sorta di guerra civile. Manca tutto: cibo, medicine, energia elettrica, assistenza sanitaria, trasporti , scuola e l’elenco sarebbe infinito.. Maduro va cacciato  immediatamente ma al Venezuela manca la solidarietà delle altre nazioni poiché oggi il petrolio si compra in altri posti a prezzi bassi. Come dire che a decidere le sorti delle persone sono sempre l’alta  finanza e i banchieri.  I balestratesi che hanno votato ieri nella propria città hanno voluto esprimere la loro solidarietà  non solo ai connazionali ma anche a tutto il popolo venezuelano. Non è la prima volta che gli  ex emigrati residenti nelle province di Palermo manifestano la loro vicinanza al popolo venezuelano. Poco tempo fa si è svolto anche un pellegrinaggio a Santa Rosalia. A Balestrate sono tornate dal Venezuela tantissime famiglie, forse oltre la cinquantina. Molti  hanno una casa, che un tempo utilizzavano per la villeggiatura e che ora la abitano stabilmente. Ma si trovano in gravi difficoltà economiche. Anche se non manca l’aiuto di amici e parenti.  Molti i figli di queste persone tornate nella natia Balestrate, e nati in Venezuela,  oggi cercano una sistemazione qui . Un lavoro in Italia. Un imprenditore di Balestrate per tornare ha svenduto una clinica della quale era proprietario.. La crisi politica, la carestia e la super inflazione che sfiora il mille e 600 per cento sono problemi che debbono fronteggiare quotidianamente i venezuelani, Stato che ospita migliaia di emigrati italiani e per i quali a partire dall’Onu nessuna si interessa. Insomma mentre in Venezuela la notte è sempre più scura a Balestrate, ma anche in altre città con amici e parenti emigrati in Venezuela, c’è tanta paura per le sorti dei propri  cari.