Balestrate, preoccupazione per le sorti di emigrati in Venezuela

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Più che Sms sono Sos quelli che arrivano quotidianamente a decine di persone abitanti a Balestrate. Contengono richieste, inviate a parenti ed amici, soprattutto di medicinali. I disperati Sos arrivano dal Venezuela dove, a partire dalla fine della Seconda guerra mondiale, sono emigrati migliaia di balestratesi. C’è dunque un legame fortissimo che lega Balestrate col Venezuela. C’ stato un boom di emigrati balestratesi verso il Venezuela, nazione allora in forte sviluppo perché galleggia sul petrolio. Tale nazione si dibatte, da alcuni anni, tra le spire di una crisi tanto da rischiare oggi il genocidio perché manca tutto. Il popolo è alla fame. Coloro i quali non sono stati in grado di tornare nella terra dei propri nonni o genitori, chiedono aiuto ai parenti residenti a Balestrate. “Stiamo seguendo con grande preoccupazione – dice il sindaco Vito Rizzo – i drammi dei nostri compaesani. A coloro i quali sono tornati ci sforziamo di dare sostegno”. Nel maggio del 2017, all’esplodere della crisi e per commemorare le tante vittime degli scontri, il consiglio comunale di Balestrate osservò un minuto di silenzio. Nel luglio del 2017 oltre 150 balestratesi parteciparono al referendum, che contemporaneamente si svolgeva in Venezuela, con seggio in Via Madonna del Ponte, contro l’istituzione di un’assemblea costituente al posto del Parlamento. Il 98.4 per cento disse no a Maduro. A Balestrate c’è partecipazione ma soprattutto preoccupazione per il dramma che sta vivendo il Venezuela, dove quasi il 50 per cento della popolazione è di origine italiana. “Chiediamo un deciso intervento del governo Italiano- dice il sindaco Vito Rizzo” – poiché fino ad oggi c’è stato un atteggiamento ondivago, mentre i nostri connazionali meritano la massima attenzione”. A Balestrate hanno fatto rientro quasi 200 emigranti durante questi anni difficili che hanno sconvolto il Venezuela. Tanti balestratesi, dopo avere conquistato una solida posizione economica e realizzato anche il sogno di avere una bella casa per la villeggiatura a Balestrate, oggi si trovano con un pugno di mosche in mano. Qualcuno è riuscito a vendere la villa per poi riprendere la via dell’emigrazione: Germania e Spagna le nazioni preferite. Qualcuno si è adattato a fare umili lavori a Balestrate dopo avere perso benessere e ricchezze in Venezuela. Altri vivono grazie all’aiuto dei parenti. C’è tanta solidarietà. La maggior parte dei balestratesi, non avendo alternative, è rimasta in Venezuela dove aveva raggiunto buone posizioni in tutti i settori. Ma ormai da oltre due anni c’è tanta angoscia per le sorti dei balestratesi che vivono in Venezuela, nazione distrutta da Ugo Shavez, il comunista che ha governato per 20 anni. E le macerie sono aumentate con Nicolas Maduro, succeduto a Chavez. Oggi tanti venezuelani guardano il leader dell’opposizione Juan Guaidò sperando che la situazione possa cambiare ma per la quale occorre tempo e forti pressioni internazionali per potere far ritornare la pace sociale e rilanciare l’economia. “Manca tutto: cibo, medicine, energia elettrica, assistenza sanitaria, trasporti , scuola e l’elenco potrebbe continuare” dice il sindaco Vito Rizzo e “noi facciamo il possibile per mandare aiuti con il rischio che questi, però, non arrivino ai destinatari”. Non è la prima volta che gli ex emigrati residenti nelle province di Palermo manifestano la loro vicinanza al popolo venezuelano. Poco tempo fa si è svolto anche un pellegrinaggio a Santa Rosalia. Un imprenditore di Balestrate per tornare ha svenduto una clinica della quale era proprietario. Una decina di anni fa un imprenditore, che era partito da Balestrate e che in Venezuela era riuscito a fare fortuna, venne sequestrato. E questo dimostra la posizione sociale che tanti balestratesi avevano raggiunto. Oggi il grande sogno e svanito. E al dramma del ritorno a Balestrate di tantissimi emigrati in Venezuela si aggiunge quello dei figli nati e cresciuti nella nazione, governata per circa venti anni da Ugo Chavez, che hanno perso le loro radici e per i quali il futuro è un enigma. Insomma mentre in Venezuela la notte è sempre più scura a Balestrate, ma anche in altre città con amici e parenti emigrati in tale stato, c’è tanta paura per le sorti dei propri cari.